P R E S E N TA Z I O N E N egli ultimi anni l’IRES ha dedicato un concertato sforzo di analisi per delineare possibili scenari socioeconomici del Piemonte. Tre anni fa, nel 2001, è stato pubblicato un primo rapporto di scenario a cui ha fatto seguito una seconda indagine che è stata presentata in un seminario pubblico di discussione il 10 febbraio scorso. In questo numero di “InformaIres” proponiamo una sintesi dei principali risultati dell’ultima edizione del lavoro, insieme ai primi commenti suscitati dalla sua presentazione. Chi si occupa professionalmente di studi di scenario sa che il loro obiettivo prioritario non è semplicemente fare previsioni. Nel caso specifico, troppe sono le variabili che entrano in gioco in società complesse come quella del Piemonte, alle prese con difficili fasi di trasformazione e alla ricerca di nuovi assetti sociali ed economici. Sarebbe quindi velleitario fare uso di metodiche, nate con ben diversi scopi, per tracciare percorsi futuri obbligati. L’esercitazione dell’IRES è stata invece quella di offrire un panorama prospettico delle tensioni che attraversano la nostra regione allo scopo di definirne le possibili linee evolutive. Il lavoro ha puntato a mettere a fuoco le macrosfide che attendono il Piemonte nei prossimi anni: la transizione demografica, la competizione internazionale, le nuove identità dei territori e la riorganizzazione del governo locale. Per affrontarle, la nostra regione non ha altra soluzione che mobilitare in modo consapevole e coordinato la propria capacità di proiezione globale e le risorse di una società ricca, matura e ambiziosa, e mettere a frutto la propria creatività. In questo numero di “InformaIres” abbiamo chiesto al coordinatore della seconda Relazione di scenario di offrire una sintesi delle macrosfide e dei possibili futuri equilibri insieme a una traccia del percorso di ricerca che il gruppo di lavoro intende seguire per approfondire lo studio. Insieme al materiale elaborato dall’IRES riportiamo anche una sintesi critica dei seminari di presentazione, intesa come breve catalogo delle prime reazioni alle domande poste dal documento. Completa, infine, il dossier l’intervista a Giuseppe Berta e Luigi Bobbio: due attenti osservatori dei cantieri della trasformazione in corso in Piemonte. I N F O R M A I R E S , A N N O X V I , N . 2 8 , M A G G I O 2 0 0 5 P P . 3 - 4