Ricerche sionale e dell’approvazione della legge regionale La seconda parte dello studio tenta invece di fare n. 28 del 2007 “Norme sull’istruzione, il diritto allo il punto sull’offerta complessiva di altri soggetti, in studio e la libera scelta educativa”. Quest’ultima gran parte appartenenti al terzo settore, che con- ha individuato nelle Province gli enti responsabili corrono in diversi modi ad arricchire ulteriormente della predisposizione di piani annuali di interven- il panorama dei servizi formativi diretti al sistema to, allo scopo di favorire, in ciascun ambito terri- scolastico. Per quanto riguarda il settore privato for toriale, il coordinamento delle azioni previste. La profit sono numerose le imprese che – specie alle programmazione degli interventi ha trovato attua- scuole secondarie – offrono percorsi di conoscen- zione e coordinamento operativo tramite il “Pia- za e scambio scuola-lavoro di varia natura e altre no triennale di interventi in materia di istruzione, ancora che organizzano lezioni nelle scuole e visite diritto allo studio e libera scelta educativa per gli delle scolaresche ai siti produttivi. anni 2009-2011”, che ha assegnato alle Province, Anche il quadro relativo al non profit è ampio e va- in relazione all’istruzione secondaria superiore, e ai riegato così come le tipologie di servizi offerti e le Comuni per i gradi scolastici inferiori, i compiti re- modalità di erogazione degli stessi: vi sono sogget- lativi a istituzione, redazione di piani organizzativi ti che mantengono con le scuole un rapporto più delle istituzioni scolastiche, servizi di supporto per istituzionalizzato (ad esempio iscrivendosi ad albi e allievi svantaggiati, piano di utilizzo di edifici e at- cataloghi ufficiali stilati dagli enti locali), mentre altri trezzature. Entrambi gli enti locali inoltre giocano stabiliscono contatti diretti e rapporti bilaterali con un ruolo significativo – in concorso con la Regione le singole autonomie scolastiche. Le modalità di – in diversi ambiti, dall’edilizia scolastica ai servizi di relazione tra formatori e scuole, per altro, risultano trasporto, dalla refezione ai contributi per il diritto piuttosto eterogenee: si va da un rapporto di presta- allo studio. zione retribuita allo scambio di servizi (ad esempio La ricerca dedica un particolare approfondimento diverse società sportive offrono gratuitamente alle al caso della Provincia e del Comune di Torino, che scuole servizi vari che vanno dall’educazione moto- si sono distinti negli anni per la quantità e la rilevan- ria, alla vigilanza durante l’intervallo del pranzo, al za delle iniziative messe in atto. Viene poi esaminata doposcuola, ecc., ricevendo in cambio la disponi- l’offerta degli altri enti pubblici: le Province piemon- bilità a usare gratuitamente le palestre per tenere tesi, gli otto Comuni capoluogo e alcuni Comuni propri corsi). Anche i luoghi fisici in cui si svolgono le (Chieri, Collegno, Rivoli, Settimo Torinese) che si sono varie attività educative differiscono da caso a caso: distinti in Piemonte per il loro particolare impegno esistono corsi e laboratori tenuti all’interno dell’edi- nel settore dell’istruzione. ficio scolastico da esperti ed educatori provenienti Per ciascun ente è stato ricostruito sinteticamente dall’esterno, altri che invece si tengono fuori dalla il quadro delle iniziative che promanano principal- scuola, talvolta in luoghi specificamente dedicati mente dai competenti assessorati all’istruzione, ma alla formazione (ad esempio uno spazio laborato- anche da altre direzioni (ad esempio cultura, poli- rio), talaltra in luoghi “ibridi”, come spazi ricavati tiche sociali, ambiente) rivolte, talvolta in maniera all’interno di un museo o di un supermercato, o an- principale, al sistema scolastico. cora sul territorio, in spazi aperti. 50 INFORMAIRES_40.indd 50 I N F O R M A I R E S , A N N O X X I I , N . 4 0 , G I U G N O 2 0 1 1 06/06/11 15:53