COMPETENZE PER TUTTA LA VITA 6 Questa operazione, effettuata a titolo puramente esplorativo sul dataset del Veneto, ha evidenziato differenze considerevoli nei risultati in lettura e in matematica, in particolare all’interno della categoria dei licei e in quella degli istituti tecnici. 40 motivo per cui nei licei, dove confluiscono di solito gli alunni con più elevati livelli di capacità, la differenza di genere è massima in matematica (55 punti) e minima in lettura, mentre negli istituti professionali essa è massima in lettura (57 punti) e minima in matematica. Sulla scorta di ulteriori elementi di analisi, come il più basso status socioeconomico delle ragazze rispetto ai ragazzi nei licei e la sistematica “sotto-valutazione” dei maschi in termini di voti ottenuti a parità di livello di competenza in matematica misurato dal test PISA in tutti gli ordini di scuola, è possibile, sintetizzando, affermare che il funzionamento complessivo del sistema educativo nel grado secondario, sotto il profilo dell’equità di genere, appare connotato da una sostanziale ambivalenza; se da una parte infatti esso promuove la mobilità ascensionale delle femmine, non a caso sovra-rappresentate rispetto ai maschi nei licei e sotto-rappresentate nei professionali, dall’altra parte, come si rileva dalla distribuzione dei due sessi nei diversi indirizzi secondari e dall’indice di “segregazione sessuale” fra le scuole del campione veneto, il successo femminile è segnato da scelte educative di tipo “tradizionale” (netta preferenza per studi linguistici e umanistici a scapito di quelli tecnici e scientifici), scelte destinate a riprodursi successivamente a livello universitario. Gli orientamenti dei due sessi, e il quadro delle motivazioni e degli atteggiamenti verso lo studio scientifico-matematico che li sostengono, si sviluppano precocemente e in ogni caso prima dell’ingresso nella scuola secondaria, giacché a 15 anni, come emerge dalle risposte al questionario-studente, i profili di maschi e femmine appaiono da questo punto di vista già ben distinti e radicati. Se si considera che, da qualche tempo a questa parte, le iscrizioni all’università delle ragazze hanno superato complessivamente quelle dei ragazzi, si può intuire come il fenomeno che va sotto il nome di “crisi delle vocazioni scientifiche”, e che coinvolge in misura maggiore o minore tutti i paesi occidentali, trova probabilmente qui una delle sue radici. Se ne sottolinea qui “una”, non la sola e tanto meno forse la più importante o decisiva. Le politiche di orientamento scolastico e professionale, ma anche quelle rivolte a con- I N F O R M A I R E S , A N N O X V I I , N . trastare la dispersione e a rimediare alle difficoltà di apprendimento, dovrebbero tener conto del diverso comportamento scolastico dei due sessi. Gli orientamenti dei due sessi, e il quadro delle motivazioni e degli atteggiamenti verso lo studio scientifico-matematico che li sostengono, si sviluppano precocemente e in ogni caso prima dell’ingresso nella scuola secondaria, giacché a 15 anni i profili di maschi e femmine appaiono da questo punto di vista già ben distinti e radicati Un’ultima notazione per quanto concerne la struttura della scuola secondaria superiore. Dalle analisi svolte sul dataset veneto esce confermato un dato che emerge anche da ricerche condotte in altri contesti, nazionali e internazionali, vale a dire che qualità del curricolo, qualità dell’insegnamento e caratteristiche della popolazione scolastica reclutata da una scuola non sono variabili fra loro indipendenti, il che significa che modificazioni dell’una, siano esse o no intenzionali, implicano o richiedono modificazioni anche delle altre. Per fare un esempio, se si disaggregano i dati di PISA per i sottoindirizzi presenti all’interno delle tre filiere principali6, si osserva come gli ex istituti magistrali, ora licei psicopedagogici o delle scienze sociali, continuino a reclutare una popolazione studentesca con caratteristiche sociodemografiche e culturali che sono rimaste sostanzialmente le stesse di prima e che si differenziano da quelle degli alunni dei licei, con la conseguenza di risultati, in particolare in matematica, che sono anch’essi nettamente diversi. In altre parole, non è sufficiente denominare un indirizzo come liceale né basta modificarne il curricolo perché automaticamente 3 2 , D I C E M B R E 2 0 0 6