II. La redditività deile 200 maggiori imprese industriali italiane 1. ANDAMENTO DELLA REDDITIVITÀ’ NEL PERIODO 1958-1963 Il ricorso alle fonti interne di finanziamento trova il suo limite naturale nella dimensione del reddito di impresa inteso in senso ampio, ossia come somma deH’utile netto, delle quote di ammortamento e di accantonamento. In un determinato esercizio, la differenza tra i ricavi e i costi a cui non corrisponde un’uscita numeraria o un contemporaneo impegno finanziario, dà la misura massima della possibilità di coprire per via interna Il fabbisogno di capitali. Quanto non viene distribuito di tale somma rimane infatti, più o meno durevolmente, aggregato all'economia dell'Impresa e costituisce l'ammontare complessivo delle fonti interne (1). Inoltre la possibilità di ottenere fondi da economie esterne, a titolo di capitale o a titolo di credito, è strettamente connessa alla capacità di (1) «In definitiva, le fonti interne di finanziamento industriale trovano la loro espressione per cosi dire contabile neH'utile lordo, al netto degli utili distribuiti >. A. Confa-lonieri, « Il credito industriale », Giuffré, Milano, 1960, p. 5. intorno al significato attribuito nella ricerca ai termini di autofinanziamento netto e lordo, vedasi: voi. Il, cap. IV della parte I. 79