La Green Economy in Piemonte ma attiene in modo centrale alla sfera ambientale. reti di traffico verso modalità a scarse emissioni e ri- Gli strumenti per essere sostenibili riguardano l’inte- valorizzazione dei trasporti collettivi, riqualificazione ra offerta metodologica e tecnologica disponibile, urbana sostenibile e difesa del suolo, riconversione dalle tecniche motivazionali agli strumenti di imple- verde dell’industria e dell’agricoltura, prevenzione mentazione relazionale, al controllo automatico e, sanitaria alimentare, ecc., rappresenterebbero il in senso macroeconomico, giocano un ruolo cen- passaggio dalla cultura della quantità (che ha ca- trale le forme di finanziamento sostenibili, l’organiz- ratterizzato il ciclo fino a oggi) alla cultura della qua- zazione logistica, l’ICT, le innovazioni di prodotto e lità e consentirebbero il dispiegamento di un nuovo di processo, e tutti quei settori e cluster che spin- lungo ciclo innovativo dell’economia della crescita gono verso la sostenibilità economica, ambientale, globale. sociale. Infine esiste una prospettiva critica, di chi vede delle La seconda prospettiva è quella di stampo schumpe- profonde incompatibilità nel rapporto economia- teriano3, che vede il cluster innovativo green come ambiente. Secondo questa prospettiva il sistema fattore prioritario e costitutivo del nuovo ciclo eco- economico è interpretato come il sottosistema eco- nomico di lungo periodo, e quindi la sfera economi- logico delle relazioni umane che ha eroso e distrut- ca coinciderebbe con la nuova evenienza green. to il sistema ambientale e che è pertanto entrato in I cicli schumpeteriani sono attivati dall’introduzione contraddizione con le stesse forze e risorse che fino di nuovi vettori energetici e cluster tecnologici e si a oggi lo hanno alimentato. Fuoriuscire da questa sviluppano attraverso fasi di crescita, prosperità, de- opposizione clino e depressione che impegnano diverse decadi. una riconfigurazione generale delle relazioni, non In questa prospettiva il ciclo di crescita iniziato nel solo umane ma anche produttive dell’uomo con dopoguerra sembrerebbe entrato in una crisi strut- il suo ambiente, che condurrebbero a una nuova turale negli ultimi anni e solo nuovi vettori energeti- prospettiva dello sviluppo sociale, economico e pro- ci e cluster innovativi potrebbero invertirne il segno. duttivo. Centrale apparirebbe in tal senso la GE quale rispo- All’interno di questi tre modelli generalmente pre- sta ai problemi attuali della crescita, in quanto por- senti e commisti nelle proposte concrete, si colloca- tatrice di nuovi, sostenibili modelli di consumo e di no le diverse definizioni ufficiali di GE: nuovi bisogni. In questo caso sarebbe forse più op- • secondo l’UNEP la GE è un’economia che ge- portuno parlare di Green economics. È questa l’in- nera “un miglioramento del benessere umano e terpretazione della cosiddetta “economia verde” o dell’equità sociale riducendo in maniera rilevante del “capitalismo naturale”4. Uno scenario non solo i rischi ambientali e le scarsità ecologiche”. È dun- possibile ma necessario, secondo quanto afferma que un’economia a basso tenore di carbonio, l’autore de Il Kondratieff verde5: efficienza energe- efficiente nell’utilizzo delle risorse e inclusiva dal tica, ricorso alle fonti rinnovabili, riconversione delle punto di vista sociale; economia-ambiente richiederebbe Schumpeter J.A., 1977, Il processo capitalistico. Cicli economici, 1964, Boringhieri, Torino. Hawken P., Lovins A., Lovins L. H., 2001, Capitalismo naturale. La prossima rivoluzione industriale, Ed. Ambiente, Milano. 5 Nacken D., 2012, Il Kondratieff verde, ovvero perché le crisi possono essere positive, Allianz Global Investors. 3 4 I N F O R M A I R E S , A N N O X X I V, N . 4 3 , M A R Z O 2 0 1 3 5