58 L’INNOVAZIONE vengono lasciati cadere. Ad infrangere tale stato di ristagno può essere il gruppo di ricerca stesso che, riuscendo ad acquisire un certo prestigio o presentando risultati di ricerca validi e facilmente intelligibili, si crea lo spazio per piccole applicazioni iniziali. Il gruppo di ricerca può assumere cioè carattere provocatorio ed indurre in concreto una sia pur limitata volontà innovativa. Si dà in questo caso un tipo particolare di gruppo innovativo la cui presenza rimane tuttavia nettamente ai margini dell’organizzazione d’impresa. c) Assenza di attività esplorativa ed esistenza di volontà innovativa. La situazione è tipica di imprese orientate allo sviluppo ma che non hanno ancora, per ragioni dimensionali, di finanziamento, di indisponibilità di risorse umane adeguate od altro, iniziato internamente un’attività esplorativa di tipo sistematico. In questo caso l’unica via aperta verso l’innovazione rimane quella ortodossa, rispetto alla teoria schumpeteriana, ossia dell’attuazione del nuovo attraverso la traduzione pratica e occasionale delle proposte di cambiamento maturate fuori dell’azienda: in altre imprese dando luogo a fenomeni di innovazioni secondarie attraverso un processo di tipo imitativo o in ambienti extra-aziendali dando luogo a fenomeni d’innovazione primaria. Si noti che in questa ipotesi viene esclusa 1’esistenza nell’impresa di gruppi che pur non espletando della ricerca scientifica in senso stretto esplorino l’ambiente esterno nell’intento di trovare occasioni di innovare. Tali gruppi concreterebbero una forma sia pur minima di attività esplorativa e quindi, come tali, verrebbero compresi nella prima riga della tabella sotto esame. d) Assenza di attività esplorativa e assenza di volontà innovativa. L’impresa è orientata al bilancio e non allo sviluppo (2). Attraverso il ciclo produttivo tende al limite a recuperare unicamente le risorse impiegate realizzando al più un fenomeno di limitato accrescimento attraverso l’accumulazione lenta ma continua dell e-ventuale eccedenza di disponibilità finanziarie formatesi per autofinanziamento. Essa concreta la configurazione, invero più astratta che reale, dell’impresa del ciclo tipizzata da Schumpeter quale paradigma dell’impresa in totale assenza di sviluppo. Vicine all’impresa del ciclo possono essere unità produttive nelle quali la volontà innovativa (2) In merito a questa distinzione Cfr. Ferrer-Pacces, Schema per un programma di ricerca su l’Amministrazione d’impresa, L’Industrialista, voi. Vili, n. 4/1966, Torino, pp. 333-342.