mente elaborati ( 1 ) per comporre i diversi quadri regionali e per settore nonché la sintesi a livello mezzogiorno nelle forme che si è ritenuto potessero essere meno dispersive per il lettore. Nel corso dei raggruppamenti sono emersi gli stessi problemi che si erano già incontrati in passato, cioè differenze fra il numero totale delle ditte distinte per settori ed il totale delle ditte della relativa provincia (2) e si è deciso (proprio per evitare di dover pubblicare tabelle in doppia versione) di valutare il fenomeno nel suo complesso sia a livello delle 34 provincie, sia a livello delle regioni relative e poi dell’intera area al netto dell duplicazioni, mentre necessariamente tutte le tabelle impostate all’analisi non delle aree, ma dei settori, nei loro totali potranno contenere le duplicazioni (potendo una impresa figurare in più settori come singola ditta che esporta). Pertanto il lettore che tenterà dei confronti fra le rispettive righe e colonne dei totali dovrà tener conto di questa impostazione che diversamente, può indurre a false valutazioni della situazione in esame. Infatti essendo, nelle tabelle dedicate ai settori, sopravvalutato il numero delle imprese che esportano, specialmente di quelle piccole, la loro ripartizione percentuale e le relative medie: importo per ditta e operazione per ditta sono inferiori alla realtà ed hanno senso esclusivamente per operare confronti intersettoriali e con il mezzogiorno (tabella 1 b) dove sono indicati i corrispondenti dati al lordo delle duplicazioni. Le tabelle 1 a e 1 b possono sintetizzare chiaramente queste due «facce» della realtà: la prima è il quadro delle imprese che hanno esportato così come risultano dopo che a ciascuna di esse sono state attribuite le operazioni ed i relativi importi fatturati nei diversi settori di attività, la seconda è la somma delle tabelle per settori dove necessariamente una impresa può figurare più volte ed essere inserita in più classi, secondo il fatturato esportato in ciascun settore (sempre ( 1 ) La elaborazione dei dati in questo caso è stata effettuata in gran parte con l’utilizzo del calcolatore, dapprima all’esterno del CER1S ed in seguito, per evitare ulteriori contrattempi all’interno, reimpostata e seguita da Giancarlo Marco. (2) Si veda a tal proposito nella II parte del presente bollettino, pag. 56, dove si forniscono maggiori dettagli sul caso. 92