- 7 - gior prodotte a* auofae una pià «Ita occupazione. Il prof. MAEIO BAHDIiri parla dei problemi dalla bonifica e afferma ohe è ormai venuto il »ornante di passar* all'azione* I»'omt£ re ràvvisa tre forme di intervento da parte delio Stato i la bonifl-oa9 la riforma fondiaria - ohe non deve consistere soltanto in una re dia tribuslene deila terra «a anche nel dare agli agricoltori la poea^ billtà di dia*erre di macchinario« di eredito« eoo. » od infine i lg, veri pubblici di «trotta competenza dello Stato. Aggiunge anche ohe bisogna spingere 1 grandi proprietari a vendere una parte dalie loro terre per investire il ricavato in migliorie di quelle loro rimaste. Queste tre forme di inverante debbono essere strettamente coordinate tra di loro con lo misure dirette a rawitiure l'iniziativa privata. Conclude affermando ohe la teoria del moltiplicatore non pub non trovare una palese dif .-ostruzione pratica usi oaao di esecuzione del Piano della C.&.I.L* Dopo l'intervento del Big. MAEXQ DTJ, HO cui problemi della Sardegna e dell*In«. A0OSVXJEZ sugli aspetti produttivi del Piano con particolare riguardo allft regioni7 liguri« prendo la parola 1*3». 3ZCCA&B0 LOMBARDI* Soffermandosi sull'intervento del Prof. Battara - il quale avrebbe portato alia Conferenza lo argomentazioni banali già ripetuto in Parlamento dagli avversari del Plano« od alouni punti di vletu ohe potrebbero attribuirai ali*lag. ferrerie« Presidente della Mieou o alla Confin duo tris ha predaste t 1) ©ho 1 dati «Ola produzioao dati dall'On. Di Vittorio nella aua relaziona« ascondo il Battara imprecisi, nono quelli forniti da& la Confindustria, notoriamente pià elaborati di quelli dell*Istituto Centralo di Stati#tioa| 2) ohe la tesi sostenuta dal Battara circa gli investimenti nel settore dell*energia elettrica, porterebbe non alla nazionalizzazione degli impianti, a* alla nazionalizzazione delle perdite degli industriali!