stanti i margini reali e quindi il valore reale del bene capitale. Si osservi che lo stesso risultato sarebbe ottenibile nell’ambito di una contabilità per l’inflazione propriamente applicata; infatti, nell’ambito CPP, ad esempio, si avrebbe la seguente ricostruzione del valore del capitale investito (20):
        (a)                  (b)                   (c)             (d --- c---b)     
Capitale investito   Capitale Investito   Capitale investito    Perdita in conto     
  in tD in lire a      in tc in lire a       int1 in lire a     capitale, in termini 
potere d’acquisto t0 potere d’acquisto t, a potere d’acquisto ì        reali         
       ITL-o               ITLod+j)             ITU (1+s)            -ITU (j-s)      
e quindi il conto economico redatto correttamente secondo questa contabilità sarebbe:
Margini lordi                        MOL (1+s)
-   svalutazione reale               - (j-s) ITL0
dello stock di capitale
Utile netto reale                    MOL (1+s) - (j-s) ITL0
    I      dividendi distribuiti sono pari all’intero flusso di cassa disponibile (MOL (1+s)) e crescono anch’essi al tasso s rispetto a quelli del periodo precedente.
    II  capitale azionario a fine periodo ti è dato da:
Capitale azionario iniziale          AZ0 capitale iniziale in lire
+ Riserva manten. capitale           j • AZC a potere d’acquisto tj
+ Utile netto reale                  MOL (1+s) - (j-s) ITL0
-   Dividendi distribuiti            MOL (1+s)
= Capitale azionario finale          AZ0(l+s)
pari al valore attuale del flusso dei dividendi attesi.
    (20)     Non essendoci flussi di investimenti, né disinvestimenti, né ammortamenti il valore contabile dello stock in ti è dato dallo stock del periodo precedente valutato alla fine del periodo.
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