2.1 confini di settore. Il settore delle macchine per la trasformazione dei cereali comprende un’ampia gamma di macchine ed impianti destinati alla conservazione, movimentazione e trasformazione dei cereali in una varietà di prodotti finiti destinati al consumo umano ed animale. Seguendo l’impostazione data dagli economisti francesi al concetto di filiera, potremmo dire che questo settore fornisce le macchine utilizzate in tutte le fasi della filiera agro-industriale comprese tra la produzione agricola dei cereali e la vendita dei prodotti finali di consumo come esemplificato dal grafico 1. In questa ottica il settore potrebbe essere raggruppato in due grandi branche a seconda della destinazione finale del prodotto ottenuto dalle macchine: industria nel caso delle farine, consumo finale nel caso dei prodotti derivati a loro volta dalle farine. Le macchine qui considerate hanno quindi una pluralità di sbocchi commerciali spesso indicati con l’espressione generica di “arte bianca”. Si tratta in sintesi dell’industria molitoria, della panificazione, della pasta, dolciaria (limitatamente ai prodotti da forno), dei mangimifici. In realtà date le caratteristiche strutturali di questi settori la varietà di utilizzatori è assai ampia comprendendo grandi imprese industriali (produttrici di pane, pasta, ecc.), piccoli esercizi artigianali e commerciali (panifici, pasticcerie, pizzerie, ecc.), aziende agricole, singole e cooperative, organizzate con cicli integrati di produzione (dai cereali alla farina e/o ai mangimi). Questa diversifica-zione degli utilizzatori non è senza effetti sulla struttura industriale dei costruttori di macchine e complica una distinzione interna basata solo sugli utenti finali. Per questo ci è apparsa preferibile una classificazione mista in cui il tipo di utilizzatore finale è associato al ciclo tecnologico svolto dalle macchine. In base a questa valutazione, seguita anche dall’associazione di categoria, il settore si divide al suo interno in tre segmenti: