mente soddisfatte dai prodotti attualmente sul mercato.
       Le differenti esigenze dei clienti finali in termini di automazione delle macchine e degli impianti ha comportato una divisione interna anche fra i fornitori (v. Vitali). In linea generale si può osservare come le imprese specializzate nella costruzione di macchine singole per il mercato degli artigiani e dei piccoli esercizi commerciali facciano un ricorso assai scarso aH’elettronica. Questo tipo di macchine incorpora generalmente dei componenti elettronici solo a livello di azionamenti e di controlli (per lo più di temperatura nei forni). Per contro il ricorso all’elettronica è maggiore quantitativamente e qualitativamente nella realizzazione di impianti integrati. Le imprese che li costruiscono (generalmente con la formula “chiavi in mano”) fanno ampio ricorso ad attuatori e sensori elettronici governati da controllori programmabili di linea (PLC) e, più raramente, da calcolatori di vario tipo (in genere con funzioni di gestione della produzione). Come è ovvio il grado di maggiore o minore automazione è determinato dalle esigenze del cliente per cui i dati della tav. 1 hanno una funzione puramente indicativa. L’acquisto di apparecchiature elettroniche è infatti estremamente fluttuante: alle grandi imprese alimentari occidentali che puntano in maniera determinata sull’automazione fanno da contraltare imprese del terzo mondo che con una abbondante manodopera a basso costo, ma non qualificata avrebbero seri problemi a gestire impianti automatizzati e sono quindi orientate su sistemi produttivi tradizionali.
       Queste brevi considerazioni servono quindi a spiegare la varietà di situazioni che si sono riscontrate nel corso della ricerca in relazione agli acquisti di hardware elettronico da incorporare nelle macchine e negli impianti. Esiste infatti un nucleo consistente (12 su 41) di imprese che non ha indicato alcun valore relativo a tali acquisti: si tratta per lo più di imprese piccole o mediopiccole specializzate nella produzione di macchine tradizionali (come ad esempio le impastatrici), ma vi sono anche alcune imprese più grandi che pur indicando i prodotti di automazione da loro acqui-