tori, non concorrenzialità e ruolo della tecnologia, chiamano in campo l'azione delle imprese come determinante primaria delle evoluzioni in corso. L'importanza assunta dall'internazionalizzazione ha spinto il governo italiano ad affidare al Consiglio Nazionale delle Ricerche un Progetto di Ricerca Finalizzato, avente per oggetto «Servizi e strutture per l'internazionalizzazione delle imprese». Il Ceris è presente in questa iniziativa con due specifiche ricerche, una riguardante gli «Investimenti esteri incrociati delle imprese tra paesi industrializzati», e l'altra concernente «Le soluzioni organizzative utilizzate dalle imprese italiane nel processo di internazionalizzazione». Entrambe queste ricerche, se da un lato raccolgono l'invito lanciato con il Progetto Finalizzato, rappresentano anche la prosecuzione di recenti percorsi di indagine, nell'alveo del filone scientifico seguito fin dalla fondazione dell'Istituto, ad opera di Federico Maria Pacces nel 1964. Il comportamento delle imprese è al centro degli studi de! Ceris da sempre. Da parecchi anni oltre che al soggetto «impresa» si è rivolta l'attenzione al fenomeno «gruppo», meglio adatto ad indagare gli sviluppi complessi dell'attuale sistema economico. Gli studi in questa direzione, guidati da Gianluigi Alzona, hanno intrapreso da alcuni anni la via della collaborazione internazionale, attraverso progetti condotti in comune con il La-boratoire d'Etudes et de Recherche sur l'Economie de la Production, dell'Université de Toulouse. In questo volume trovano posto importanti contributi derivanti dal filone di studi in questione, dalla tassonomia delle forme di crescita esterna dei gruppi, dovuta a Francois Morin, all'analisi del comportamento dei gruppi italiani, dovuta a Gianluigi Alzona e Tina De Castro, alla ricerca sull'internazionalizzazione incrociata fra Italia e Francia, frutto del lavoro in comune di Jean Pierre Jilly e Gianluigi Alzona. Gli studi concernenti le forme organizzative che le imprese adottano nei loro processi di organizzazione, cui si è da molti anni dedicata Marisa Gerbi Sethi, comprendono in questo volume tre diversi contributi. Marisa Gerbi Sethi esamina le internazionalizzazioni incompiute, ovvero il fenomeno dei non esportatori «di rientro»: un costo occulto per l'azienda Italia che si vorrebbe riuscire a ridurre. Giampaolo Vitali esamina la vastissima tipologia degli accordi come canale attraverso il quale far transitare iniziative di espansione sui mercati mondiali. Si tratta di un lavoro essenzialmente metodologico che sistema il terreno sul quale lo stesso autore sta lavorando in progetti di ricerca sul campo, anche in collaborazione con altri Enti. Infine il contributo di Laura Rondi approfondisce con rigore uno specifico aspetto delle soluzioni organizzative per l'internazionalizzazione, quello degli accordi di tipo «equity». Il volume è completato da una analisi delio stato dell'arte in materia di teoria del commercio estero, effettuata da Laura Rondi, e da una illustrazione del complesso impianto metodologico sottostante alle ricerche effettuate in collaborazione con il LEREP di Toulouse, di cui si sono occupati Diego Margon e Maria Zittino. Gian Maria Gros-Pietro