va-quantitativa della struttura di servizi offerti, e verificando poi i centri effettivamente operanti, la loro dislocazione ed il loro raggio di azione reale oltre che istituzionale. Sono state analizzate solo quelle organizzazioni private, statali o miste, appartenenti o meno a distretti industriali, che offrissero almeno in una certa misura servizi a sfondo tecnologico. Il censimento, tramite indagine diretta dei centri servizi esistenti ed operanti al 1996, ha individuato 161 strutture operative, contro le 75 censite nel 1988 da Nomisma. I vari organismi sono stati suddivisi per regione e classificati in cinque gruppi sulla base del raggio di azione sul territorio e del legame con i distretti afferenti e, solo successivamente, sul piano della funzione degli interventi. Dei cinque gruppi individuati (centri servizi interni ai distretti; centri servizi esterni; Bic, Cisi, Ceii; Parchi e Poli Scientifici e Tecnologici, Altri organismi), solo i primi due, corrispondenti a circa il 50% del totale, è risultato che fornissero a diversi livelli veri e propri servizi di tipo tecnologico: il raffronto con realtà d’oltralpe appare pertanto difficilmente sostenibile, se si pensa ad esempio ai 1.036 centri servizi censiti in Germania nel 1996 da Reinhard e Schmalholz. Ciò non toglie che siano emerse strutture produttive ed efficienti, concentrate soprattutto nelle aree di maggior tradizione distrettuale (Lombardia, Piemonte, Marche, Veneto) oppure a maggior intervento regionale (Emilia Romagna, Toscana). Tuttavia la loro buona riuscita sembra correlarsi più alla ricchezza ed alla vitalità del tessuto produttivo sottostante, che a politiche per l’innovazione vincenti. Al sud, dove i distretti sono pochi e recenti, non si è registrata la presenza di centri servizi al loro interno: vi sono tuttavia 12 centri esterni, con funzioni di agenzie di sviluppo. La presenza di Bic, Cisi e Parchi è risultata invece comparabile a quella del centro-nord. Dei Parchi già attivi, pochi sono risultati operare a pieno regime, essendo spesso di recente costituzione; tra essi ha prevalso la funzione di “incubatori” di nuove imprese; lo stesso si dica al sud per i Bic ed i Cisi; si tratta pertanto di strutture difficilmente confrontabili con i 37 technopoles francesi o i circa 50 parchi inglesi. 40