Andrea Forti GEI e IRS, Milano Alcuni limiti delle recenti politiche per il trasferimento tecnologico Grazie Presidente, faccio un commento su una questione assai specifica, che nasce in parte dalla mia esperienza di ricercatore e in parte da un’esperienza recente di consulenza nella valutazione di politiche per il trasferimento tecnologico. Queste politiche consistono generalmente nello sviluppo di un’offerta di servizi, o nell’interfaccia tra domanda e offerta di servizi già esistenti, per la diffusione dell’innovazione tecnologica. Esse cercano di mettere in contatto chi elabora l’innovazione e chi la può utilizzare nel mercato. Sono politiche molto diffuse, che possono essere declinate in modi diversi a seconda che siano destinate ai settori tradizionali, dove ci sono più imprese e quindi un ampia domanda potenziale, o a quelli cosiddetti emergenti, dove esiste poca domanda di questi servizi perché ci sono poche imprese. Queste politiche soffrono di una criticità, secondo me, molto rilevante e ancora irrisolta. La si osserva bene se si va a guardare alla struttura delle entrate dei centri di servizio alle imprese a cui vengono affidate. Si scopre inevitabilmente che, dopo un po di tempo, le sovvenzioni generalmente presenti all avvio tendono a venire meno. I finanziatori pubblici infatti, pensando di adottare la 53