Giampaolo Vitali Ceris-Cnr L’intervento pubblico nel mercato della R&S e della formazione Non ho conosciuto personalmente Franco Momigliano, ma ho avuto comunque la fortuna di conoscerlo indirettamente tramite lo studio del suo (voluminoso) manuale di economia industriale, e da tale manuale vorrei estrarre alcune indicazioni da sottoporre alla vostra attenzione relativamente all’efficacia che hanno gli strumenti di mercato nel determinare il livello degli investimenti in R&S ed in formazione (vedi pag. 667 ediz.1975, Il Mulino dove si parla di incentivi alla R&S). Anticipando le conclusioni del mio intervento, sottolineo che con riferimento alla R&S e alla formazione si registra spesso il cosiddetto “fallimento del mercato”, e che quindi gli strumenti di mercato non consentono di raggiungere un livello ottimale di investimenti. Per sopperire a tale fallimento è logico ipotizzare una qualche forma di intervento pubblico. In quali modi tale intervento si debba materializzare è tutto un altro discorso: ora sottolineo solo che tale intervento deve esistere e non contrasta con la realizzazione del libero mercato. Perché deve esistere? Per la semplice ragione che la R&S e la formazione sono beni che in parte possiedono le caratteristiche di “beni pubblici”. I beni pub- 102