Roberto Taranto Direttore generale Assocarta, Milano L’impatto della componente ambiente sulla politica industriale Vorrei qui portare alcune riflessioni libere, non strutturate su un tema che mi pare rilevante dal mio osservatorio di direttore generale di una associazione di categoria - quella della carta - che rappresenta un settore particolarmente sensibile all’argomento che affronterò. Ove, come credo, ci possano essere altri colleghi interessati a sviluppare questo argomento sono disponibile a lavorare con loro. Avendo oramai treni’anni di esperienza di politica industriale, che risale ai tempi della Legge 675 sui piani di settore, vorrei richiamare la Vostra attenzione su una variabile a quei tempi totalmente sconosciuta nelle politiche industriali settoriali e che oggi in alcuni settori tra cui il mio sta assumendo notevole importanza. La variabile ambiente sta a mio avviso diventando una componente primaria. Vorrei ricordare che il Ministero dell’Ambiente ha in Italia non più di una quindicina di anni, ma che il suo peso è andato aumentando solo negli ultimi anni e, in particolare, con l’attuale Ministro. Una ragione rilevante per tale sviluppo è costituita, sul piano europeo, dalla recente entrata a pieno titolo nell’Unione Europea di Svezia e Finlandia, paesi dove le politiche ambientali hanno forti radici e impatto sulle politiche industriali. Con tale evento si è avuta un’accelerazione della produzione di direttive europee 98