fabbisogni tecnologici delle imprese, soprattutto delle piccole medie imprese. Il Ceris ha partecipato con altri istituti a questa indagine coordinata dal Centro Studi Confindustria e su cui probabilmente Paolo Annunziato interverrà più tardi. Io vorrei richiamare solo alcuni dei principali risultati di questa indagine perché possono costituire un motivo di riflessione su ciò che la politica industriale potrebbe fare in questo paese. In primo luogo metterei la percezione della tecnologia perché si tende sempre a partire dal presupposto che le imprese siano consapevoli che l’innovazione tecnologica è un fattore di competitività, ma questo non è sempre vero: molte delle imprese analizzate in quell’indagine ritengono che la loro competitività si fondi su altri elementi. Le diversità di percezione sono legate, non solamente e semplicemente alla appartenenza settoriale, ma soprattutto alla posizione delle imprese nella filiera, quindi al loro rapporto con il mercato; è emerso in maniera evidente che in tutti settori in cui il decentramento della produzione è stato molto forte, l’interesse per meccanismi di agevolazione degli investimenti in tecnologie di processo è molto basso per non dire nullo, a queste imprese interessa altro, perché altri sono gli strumenti di cui hanno un bisogno reale. Vi è poi un problema che riguarda la figura dell’imprenditore: chi fa innovazione nella piccola impresa? L’indagine Road Map far Italy è stata molto chiara nell’identificare il ruolo centrale dell’imprenditore nel processo innovativo perché è l’imprenditore in molti casi che ha le competenze tecniche per intervenire attivamente ed è comunque all’imprenditore che è demandata la responsabilità di prendere una decisione in tema di innovazione. Oltre all’imprenditore nelle piccole imprese svolgono una importante funzione di driver dell’innovazione due tipologie di attori: i clienti e i fornitori. Ora per quanto riguarda i clienti sono schematizzabili sostanzialmente tre tipologie di rapporto: da una parte il partenariato che è la situazione evidentemente più interessante ed è quella che ha caratterizzato l’evoluzione dell’industria dell’auto. Il grande cliente seguendo tutta una serie di opportunità e di vincoli come la globalizzazione dei mercati e la accresciuta competi- 16