rizzo e controllo. Il progresso tecnico sposta la linea di demarcazione del monopolio naturale, in quanto le moderne tecnologie di gestione e controllo delle reti ne permettono l’utilizzo congiunto da parte di più di un operatore, consentendo elevati gradi di liberalizzazione sia sul versante della generazione che su quello della vendita ai clienti finali. Il processo è meno marcato di quanto avviene nel campo delle comunicazioni, in cui è tecnicamente ed economicamente realizzabile la duplicazione della rete, ma apre comunque spazi di mercato laddove ieri prevaleva il monopolio. I cambiamenti descritti sono generalizzati non solo per il ruolo trainante che sta svolgendo la Commissione Europea, ma anche perché, dato il carattere pervasivo dei fattori energetici, se la liberalizzazione comporta una riduzione dei prezzi, fenomeni imitativi tendono a diffondere il cambiamento da un paese all’altro al fine di conservare competitività internazionale. II processo di liberalizzazione assume caratteri peculiari in Italia: il binomio privatizzazione-liberalizzazione è visto come opportunità di sviluppo, ma anche come una necessità per ridurre gli oneri derivanti dal disavanzo pubblico pregresso. Ciò non è avvenuto ad esempio nel caso inglese, dove le privatizzazioni non sono state realizzate con obiettivi prioritari di cassa, ma sono state associate ad un obiettivo esplicito di promozione dello sviluppo del mercato azionario e della presenza su tale mercato anche dei piccoli risparmiatori. In entrambi i casi, il ruolo del regolatore non cambia; cambiano invece i rapporti tra governo e regolatore: resistenza di un interesse a massimizzare le entrate da privatizzazione può essere in alcune fasi non in assonanza con l’obiettivo di promuovere la concorrenza e tutelare gli interessi degli utenti. La transizione dallo Stato-gestore allo Stato-regolatore pone quindi la sfida della costruzione di adeguate istituzioni e forme di regolazione, in modo da “estrarre” dai monopolisti quelle funzioni implicite di regolamentazione del sistema che questi hanno svolto in sostituzione delle istituzioni deboli. La creazione di una capacità di regolazione adeguata è una sfida in corso, sfida in cui la creazione dell’Autorità per l’energia costituisce un tassello impor- 74