Aldo Enrietti Università di Tormo La tesi, che con il collega Ronny Bianchi abbiamo esposto di recente è che nell’area torinese e per quanto riguarda l’industria (o filiera) dell’auto, intesa come Fiat più i fornitori, si sia realizzato negli ultimi vent’anni il passaggio da un’area industriale dipendente da Fiat ad un distretto tecnologico. Che cosa intendiamo per distretto tecnologico? Riprendendo da Antonelli lo abbiamo definito come un insieme di tre elementi: un distretto industriale, in quanto esistono profonde relazioni interim-presa; un parco scientifico, poiché nel territorio è svolta un’attività di ricerca e sviluppo avanzata; infine il distretto tecnologico è anche un polo industrializzante, a causa della presenza di una grande impresa che funziona da motrice per l’area. Ciò che ci induce a sostenere che si sia realizzato il processo di transizione verso il distretto tecnologico è l’avvenuto ispessimento delle relazioni tra le imprese che appartengono all’industria dell’auto. Per chiarire il concetto di ispessimento sono utili due esempi. Calabrese, nel suo intervento, ha parlato degli studi di progettazione, degli studi tecnici dell’area torinese: ebbene, uno degli elementi che ha consentito il passaggio dall’area industriale al distretto tecnologico è proprio il fatto che Fiat Auto, nel suo processo di ristrutturazione, sia intervenuta anche su quella fase estremamente 102