Gian Maria Gros-Pietro Presidente ENI, Roma Il ritrovarci nel segno della memoria di Franco Momigliano invita a riconsiderare le esperienze che sul tema della politica industriale molti di noi hanno condotto. Esperienze innanzitutto di analisi e di critica, seguendo la traccia del pensiero di colui che amiamo considerare come un maestro. Ma anche esperienze sul terreno concreto degli strumenti e degli interventi della politica industriale, terreno sul quale Franco non mancò di impegnarsi con il consueto rigore. Purtroppo non sempre un rigore analogo è stato dimostrato da coloro che di politica industriale si sono occupati nel corso degli anni. I cattivi esempi o le degenerazioni in tema di politica industriale hanno riempito gli annali della cronaca parlamentare, di quella economica e talvolta anche di quella giudiziaria. In Italia per lungo tempo la debolezza di fondo della politica industriale è stata costituita dal fatto di essere impiegata come una correzione a livello microeconomico delle storture derivanti da una devastante politica economica condotta a livello macroceonomico; l’applicazione più emblematica di questo dualismo è stata a lungo rappresentata dal credito agevolato, inteso come correzione necessaria a rendere possibile l'investimento produttivo, in un clima di alti tassi di interesse determinato dal ricorso al debito per coprire il disavanzo della pubblica amministrazione. Una correzione siffatta si 9