Il turismo, avendo la consapevolezza che oltre al turismo bianco di alta quota esiste un turismo verde collinare e di bassa quota, uno blu lacuale e marittimo, quello termale connesso alla salute e alla cura del corpo, il turismo urbano dei convegni e delle città d'arte, dei-centri storici e delle mostre e infine, ma non per ultimo, quello dei parchi di cui quest'area è ricca. Come strutturare questo enorme patri- monio entro una rete di relazioni in grado di attivare un mi- gliore servizio e quindi una maggiore attrattività? L'industria, tentando di valorizzarne il grande capitale tecnico, di implementare la comunicazione tra le imprese presenti, organizzando la sub-fornitura, aggiornando e in- formando sulle nuove tecnologie in ogni ambito e settore d'intervento, incrementando il trasferimento tecnologico tra i laboratori di ricerca e l'industria, il trasferimento tec- nologico tra le imprese. Il capitale umano, verificando le necessità della doman- da e organizzandone l'offerta attraverso una flessibile e di- namica formazione. L'agricoltura, difendendo il patrimonio presente e valo- rizzandone i prodotti in maniera integrata e tale da garanti- re un rapporto più incisivo sul mercato europeo e mondiale. I trasporti e le connessioni a rete, garantendo un più am- pio flusso comunicativo tra le diverse parti di questo terri- torio e tra i suoi più importanti centri. Sono tematiche su cui molti stanno lavorando e che non sono l'oggetto specifico di questo progetto. Qui si è mostra- ta la morfologia e la consistenza, la distribuzione e le quan- tità degli indicatori più importanti che sottostanno a queste tematiche consapevoli che il primo e concreto passo di ogni integrazione è la reciproca conoscenza, il reciproco ri- conoscimento di omogeneità e differenze su cui costruire e ritrovare una più profonda e più aperta identità comune. la région. Un des enjeux est de mieux insérer cet énorme patrimoine dans des réseaux permettant d'améliorer la qua- lité de l'offre touristique et par conséquent de développer la clientèle. Pour l'industrie, il s'agit de valoriser le fort potentiel technologique de la région, de renforcer les liaisons inter- entreprises, d'organiser les sous-traitances et de permettre un accès rapide et plus direct aux nouvelles technologies dans chaque domaine. 11 s'agit aussi de multiplier les transferts de technologie entre centres de recherche et industries et entre entreprises. L'agriculture doit préserver son propre patrimoine et valoriser ses produits de manière à en tirer le meilleur rap- port sur les marchés européens et mondiaux. De leur coté, les transports et la télématique doivent permettre de déve- lopper les échanges au sein de la région et entre ses divers centres. Enfin, ces objectifs font appel à des formations qualifiantes et à des emplois adaptés. Ces questions sont abordées actuellement, mème si elles dépassent le cadre de cet Atlas. Son objectif précis était de situer, à l'aide d'indicateurs essentiels établis en vue d'une meilleure connaissance et d'une compréhension mutuelle, les traits communs à l'ensemble de la région et les différen- ces significatives. C'est à ce prix que la région des Alpes occidentales pourra se forger ou se redécouvrir une identité profonde. 119