Capitolo I La società piemontese: una trasformazione incompiuta Il tema principale affrontato in questa Relazione è costituito dalla struttura sociale del Piemonte nella prima metà degli anni ’90, così come emerge dal Censimento del 1991 e da altre fonti informative. Esso si pone in rapporto di continuità rispetto alle riflessioni di scenario tentate nelle scorse edizioni, e come quelle intende offrire un contributo all’aggiornamento, sulla base dei dati disponibili, delle immagini interpretative con le quali i diversi attori regionali valutano i problemi del Piemonte. Le consuete analisi sulla situazione economica presente sono condensate nel capitolo II: come si esporrà nelle pagine che seguono, è possibile individuare anche nelle incertezze dell’attuale ripresa congiunturale alcuni motivi per un ripensamento sulle tendenze del sistema regionale, e sui vincoli e risorse che ne definiscono le prospettive realisticamente ipotizzabili. 1. La ripresa congiunturale Tra la prima metà del 1994 e l’analogo periodo del 1995 la ripresa economica ha dispiegato i suoi effetti sull’intero sistema produttivo regionale, superando in parte le zone d’ombra che l’avevano inizialmente caratterizzata. Si sono colti segni di riattivazione sul fronte della domanda interna, per un modesto miglioramento del clima di fiducia delle famiglie; si è pertanto alleggerita la spaccatura precedentemente rilevata tra le imprese esportatrici e quelle rivolte prevalentemente al mercato nazionale. Si sono percepiti segnali positivi sul terreno dell’occupazione, e pur con difficoltà il consolidamento della congiuntura produttiva è giunto a rianimare la domanda di lavoro. Ciò è avvenuto innanzitutto con l’abbattimento delle ore in Cassa Integrazione e con apprezzabili riassorbimenti di lavoratori in mobilità, ma anche più in generale con un maggiore orientamento a costitui1