GLI INSEGNAMENTI DEL 1971 : L’ANNO DELLE CRISI MONETARIE 21 Ciò che possiamo attenderci dal testo: International Monetary Fund 1945-1965. 2. - A buon diritto, il 1971 può essere definito l’annata delle crisi monetarie per la loro frequenza e per l’indiscutibile loro rilievo. Volendo adottare una classificazione più ampia, si potrebbe introdurre un altro criterio discriminatore. Il passaggio degli Stati Uniti d’America dalla inflazione sommessa, quale si ebbe lungo la trentina d’anni che ci separano dagli accordi di Bretton Woods, alla inflazione vivace, che in questo periodo domina il mondo intero. Il tipo di inflazione agisce su tutti i sistemi economici. Si riflette su quanto attiene a tutte le bilance dei pagamenti; e specialmente sulla bilancia dei pagamenti detta corrente, che conviene tener separata dalla bilancia dei conti capitale. Si riflette, non occorre dire, sul piano globale, sui cambi attuali e soprattutto futuri delle diverse unità valutarie. # # # Proprio durante il 1968, si sono andate accumulando le contraddizioni del sistema di Bretton Woods, che in un certo senso avranno una loro prima conclusione nel 1971, l’anno della crisi monetaria. Conviene, a questo proposito, anticipare poche particolarità. Il sistema di Bretton Woods è compiutamente descritto, nella sua evoluzione, dai tre grossi volumi pubblicati dai funzionari del Fondo sotto l’egida di J. Keith Horsefield, con la fattiva collaborazione però di Margaret G. De Vries, di Joseph Gold, di Mary H. Gumbart, di Gertrud Lovasy e di Emil G. Spitzer. L’opera, indubbiamente poderosa, è stata pubblicata sotto la guida di J. Keith Horsefield, ad opera del Fondo (F.M.I.), nel 1969. E’ composta di tre volumi, il primo dei quali riguarda la cronistoria del Fondo (Chronique); il secondo riguarda l’analisi (Analysis); il terzo si intitola Documents (Documenti). La lettura di questo lavoro chiarisce, in particolar modo, storicamente, come si sia pervenuti, dagli accordi di J. M. Keynes e dell’americano White, alla complessità della politica svolta dal Fondo, nonché agli stretti legami che uniscono il Fondo stesso alle banche centrali; meglio, al cosiddetto « Gruppo dei Dieci ». Osserviamo, tuttavia il volume che si intitola : « International Monetary Fund 1945-1965 » è alquanto distante dall’anno che ci preoccupa,