servate e che nel seguito vengono sinteticamente delineati, estremizzandone volutamente i correlati salienti. Un primo scenario è quello — peraltro già efficacemente messo in luce negli studi sul Po — che vede il territorio collinare come terreno prediletto di "competizione/conflitto" per gli usi del suolo: alla progressiva riduzione del suolo agricolo da parte della residenza, che ha accompagnato il percorso storico dei processi di sviluppo socioeconomico dell'area, si sta aggiungendo, in epoca più recente, una competizione — apparentemente meno distruttiva in termini di esiti osservabili — tra uso residenziale ed uso terziario. Benché non si sia in grado di operare una misurazione appropriata della riduzione (erosione) del suolo destinato all'agricoltura, alcune indicazioni al riguardo possono trarsi dalle analisi storiche condotte in altre parti degli studi. "Contenitore" particolarmente appetibile per certe funzioni urbane, che hanno tratto e continuano a trarre apprezzabili vantaggi dal suo utilizzo, l'ambito collinare si presenta oggi come un'area profondamente variegata, frammentata, non-coesa: — sia dal punto di vista delle attività, che tendono a configurarsi come entità autonome, scarsamente integrate (perché in competizione conflittuale) sotto il profilo funzionale e dell'assetto insediativo; — sia dal punto di vista del più generale assetto territoriale: a zone pressoché completamente urbanizzate si susseguono zone, ancora intatte, agricole e boschive, inframmezzate da insediamenti sparsi, disordinatamente cresciuti, in particolare lungo i principali assi viari. Rispetto alla consapevolezza di un'esigenza di generale "riordino" — sollecitata da una mera logica di razionalizzazione funzionale — gli interrogativi prioritari che si pongono concernono, da un lato, il contenimento della conflittualità/competizione fra le attività e, dall'altro, la " m a nutenzione" di "un contenitore", che seppur in diversa misura compromesso, possiede ancora ampie possibilità di sfruttamento. Un secondo scenario rinviene nell'ambito collinare l'esistenza intrinseca di una struttura locale che — per quanto in parte offuscata dalla pervasività dei processi di sviluppo metropolitano — ne innerva le varie componenti del sistema sociodemografico ed economico. A prescindere dalle radici storiche che ne costituiscono la matrice unificante, forse più pregnante, tale struttura pare emergere da diversi punti di vista, quali ad esempio: 3