Ma accanto a questo settore tradizionale altre attività si affacciano alla ribalta con una vivacità imprenditoriale maggiore che nel passato: emerge soprattutto l'insieme dei comparti meccanici che espande la sua base produttiva, con tassi diversi, in tutte le subaree, e mediamente nella Valle passa da 188 a 278 unità produttive (tab. 11).
Tabella 11 Settori a maggiore vivacità imprenditoriale
Classi di attività         N. unità    N. unità   Variaz. % 
                          locali 1981 locali 1988           
- Lavoraz. minerali non                                     
metalliferi                   21          32           52,4 
- Carpent. meccanica          106         157          48,1 
- Macch. utensili             36          67           86,1 
- Meccanica di precisione     10          19           90,0 
- Alimentari                  105         123          17,0 
- Abbigliamento               79          95           20,2 
- Gonna, plastica              8          17          112,5 
     Anche in assenza di dati percentuali sull'occupazione (che comunque proveremo più avanti a stimare almeno a livello aggregato), si può ipotizzare che il fenomeno espansivo sia rimasto circoscritto alla piccola e piccolissima dimensione (con qualche sporadica eccezione), e quindi abbia comportato una creazione modesta di posti di lavoro, anche in quei settori che appaiono in crescita.
     Ciò appare confermato dalla composizione stessa delle imprese locali dal punto di vista della forma giuridica: la situazione al 1988 evidenzia un peso delle imprese individuali pari al 75% del totale, mentre alle società di persone tocca il 18% e il 7% alle società di capitale (tab. 12).
     Si discosta da questi dati medi la zona di Cortemilia dove la quota delle unità individuali scende al 70%, a vantaggio delle società di persone, che rappresentano qui un quarto del totale:          questa
ripartizione è più vicina a quella del Piemonte meridionale in complesso, e perfettamente allineata a quella rilevata per la provincia di Cuneo.
     La fonte camerale consente di affiancare alla "fotografia" dell'apparato produttivo al momento attuale un indicatore di tipo dinamico, dato dal movimento anagrafico delle imprese in un certo
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