TABELLA 4 TRANSITO AI TRAFORI STRADALI (000) VEICOLI MEDIA LEGGERI AUTOBUS AUTOCARRI TOTALE GIORNA¬ LIERA 1982 333.9 1.6 161.3 496.9 ! 1.4 FREJUS 1986 369.6 4.7 329.2 703.5 1.9 Var % 10.7 191.3 104.1 41.6 41.6 1982 867.8 23.8 436.5 1328.2 3.6 M.BIANCO 1986 906.1 29.1 488.2 1423.4 3.9 Var % 4.4 22.1 11.8 7.2 7.0 1982 522.6 9.2 59.8 591.6 1.6 G.S.BERNARDO 1986 457.8 7.7 41.9 507.3 1.4 Var % -12.4 -16.5 -30.0 -14.3 -14.3 FONTE: SITAF, Società Traforo Monte Bianco, SITRASB Va peraltro osservato che il traforo del Monte Bianco ha un transito totale che ammonta a più del doppio rispetto a quello del Fréjus. Dall'analisi per tipo di veicolo, emerge la forte caratterizzazione del traforo del Fréjus verso il traffico merci; infatti, nel quadriennio considerato, a fronte di un incremento del traffico passeggeri del 10,7%, si è registrato per il traffico merci un incremento superiore al 100 per cento. Un andamento positivo si rileva, seppure in misura meno elevata rispetto al Fréjus, anche per il Monte Bianco, con aumenti contenuti sia per il traffico passeggeri (1,4%), che per il traffico merci (11,8%). Il traforo del Gran San Bernardo fa registrare invece un decremento sia per il traffico passeggeri (-12,4%), che per il traffico merci (-39,4%). In sostanza, dall'analisi del traffico della rete autostradale emergono alcuni punti di interesse: la notevole rilevanza e lo sviluppo del traffico sulle direttrici interregionali. Ciò conferma la tendenza alla proiezione del sistema economico e produttivo piemontese verso i mercati extraregionali, sia nazionali che internazionali; la posizione centrale di Torino nell'articolazione del traffico regionale, quale riflesso della sua connotazione di polo industriale a livello europeo e di principale nodo autostradale regionale; la cintura di Torino, presenta un sistema radiale della mobilità assai più ampio rispetto all'area metropolitana vera e propria. L'entità di tale sistema è spiegato, oltreché dalla presenza di elevati flussi di pendolarismo, dall'esistenza di significative 303