tra l'evoluzione della automazione e i consumi elettrici. In un numero elevato di casi, pari ad oltre il 65% delle situazioni in cui si è verificato un aumento del grado di automazione, è stata riscontrata una proporzionalità diretta tra consumo elettrico specifico, riferito cioè all'unità di prodotto, e produzione totale. In generale, questa correlazione sembra instaurarsi allorquando vengono adottati nuovi sistemi di automazione. Invece, "in concomitanza di elevati aumenti della produzione successivi all'adozione di un più elevato grado di automatismo, il consumo specifico è ritornato in certi casi ai livelli iniziali." La distribuzione dei consumi nelle diverse province piemontesi (Tab. 6) rileva andamenti fortemente differenziati: è notevole soprattutto la differenza tra le province di Cuneo e di Novara. Per quanto riguarda il settore industriale, solo nella provincia di Cuneo si è verificato un incremento costante, complessivamente pari al 28% nel periodo 1977-85. Anche per la provincia di Asti si rileva un incremento che, però, appare meno significativo in quanto questa provincia rappresenta solo il 2% dei consumi del settore industriale. Per le altre province è rilevabile solo una tendenza a recuperare i valori del 1979-80, che vengono superati però unicamente da Vercelli con un incremento complessivo rispetto al 1977 che è del 10 per cento. La crescita dei consumi nel settore degli usi domestici è invece regolare e abbastanza uniforme; Alessandria, Asti e Novara presentano incrementi attorno al 32%, mentre Cuneo segna un + 42% e Torino aumenta i consumi solo del 17 per cento. 2. Il metano ed i prodotti petroliferi Nel 1985 la SNAM ha distribuito in Piemonte oltre 2700 milioni di metri cubi di metano, pari a circa 2,23 Mtep (Tab. 7). La ripartizione dei consumi tra il settore civile e quello industriale è stata del 60,5 e 34,2% rispettivamente. Oltre 130 milioni di metri cubi sono stati destinati agli usi termoelettrici (5,1% del totale). Nello stesso anno 229 aziende industriali erano alimentate direttamente alla rete regionale di metanodotti SNAM, che si estendeva per quasi 1500 km. Oltre il 49% del gas è stato consumato in 72 stabilimenti meccanici e metallurgici. I settori tessile, cartario e chimico hanno assorbito circa il 27% dei consumi, il vetrario e la gomma l'il per cento. Le attività industriali si riforniscono anche dalle reti di distribuzione cittadina. Tale modalità, è stata seguita nel 1985, da 203