19 Nella Baraggia il riso permane, anche sotto l'aspetto agronomico oltre che economico, la coltura più valida, così come lo è pure in tutti quei terreni che presentino difficoltà di drenaggio. Appare inoltre più pregiata, a parità di cultivar, la qualità dei risoni. In ordine alle cultivar, la preferenza verso la coltivazione di risi fini è andata accentuandosi, in contrasto con le necessità esportative che avrebbero richiesto più risi comuni. Recentemente però le scelte dei produttori, privilegianti i più produttivi risi fini, trovano giustificazione nell'avvenuto appesantimento del mercato dei risi comuni. In pertico lare, nel Vercellese risultano ormai forti gli investimenti di Arborio e Roma (ben remunerati), oltre che di Balilla che è molto produttivo ma che non è richiesto dall'esportazione; nel Novarese è molto aumentatala produzione di Lido, produttivo, resistente al giallume e più facilmente essiccabile. 1.1.4. Mais Le rivalutazioni di prezzo propiziate dalla politica cerealicola comunitaria, le tendenze a elevare il grado di autosufficienza in campo fo raggero da parte degli allevatori e il fattivo contributo della sperimenta zione hanno indotto a cospicui aumenti di superficie e di produzione del mais, da granella e da silo. Nel 1983 in Piemonte si sono seminati oltre 142.000 ettari, di cui 44.000 in coltura asciutta; dieci anni addietro, co munque già in fase incrementale, gli ettari erano 114.000. In genere i nuovi investimenti sono avvenuti a spese del grano, nei cui confronti presenta rese molto più elevate (anche in coltura asciut ta, purché soccorra un minimo di precipitazioni nelle fasi cruciali di svi