31
  interno. Il fatto che la quota del mercato europeo detenuta dai prò dnttori italiani sia leggermente aumentata e quindi interamente spie gabile con un effetto di composizione, cioè con la sola espansione del mercato interno in cui le produzioni nazionali sono decisamente più rappresentate.
       Si deve tuttavia rilevare che nei mesi più recenti si è avuta qualche notizia confortante sul miglioramento della quota di esportazioni della Fiat in Germania Federale e in Svizzera. Ciò non toglie che in taluni mercati la flessione della quota delle vendite di automobili italiane sia stata così accentuata da destare serie preoccupazioni sulla possibilità di mantenere le strutture di vendita esistenti.
       La Fiat è stata l'unica, fra i vari produttori nazionali, ad aver migliorato leggermente la propria quota di mercato interno, facendo an che ricorso ad importazioni di autovetture dalle consociate estere.
       Se a ciò si aggiunge che i modelli prodotti all'interno del Pie monta sembrano aver avuto una dinamica minore, non è' difficile render si conto del fatto che è stata la produzione regionale ad aver subito i contraccolpi più pesanti.
       Nel 1980 è iniziato un processo di mutamento nei comportamenti aziendali della Fiat. In precedenza, per ragioni di rigidità, la prò duttività aziendale rimaneva costante o addirittura diminuiva per cui aumenti della domanda venivano fronteggiati mediante aumenti dell'oc cupazione. A partire dalla seconda metà dell' '80 l'azienda è riuscita a realizzare sostenuti incrementi di produttività e appare intenzio nata a mantenere per questa via le proprie posizioni di mercato. L'au mento di produttività è stato possibile attraverso il ricorso alla cas sa integrazione e alla riduzione degli organici. Alla caduta della prò duzione dal 10% nel 1981 rispetto al 1979, ha infatti fatto riscontro