36 Il terziario Pur essendo rimasto l'unico comparto dell'economia piemontese creatore di posti addizionali di lavoro, il settore terziario ha vi sto nel 1981 ridurre considerevolmente la sua dinamica occupazionale. Secondo le rilevazioni delle forze di lavoro gli occupati nelle attività terziarie sono passati dalle 766,5 mila unità del 1980 alle 772,5 del 1981. L'incremento è stato di 0,78 punti percentuali; nell'anno precedente esso era stato uguale al 3,4%. In presenza di una consistente riduzione dei posti di lavoro nei settori primario e secondario, il livello di terziarizzazione della economia piemontese, osservato in termini di occupazione, ha continua to ad aumentare portandosi ad un livello del 41,8%, contro il 40,8% del 1980 e il 39,7% del 1979. L'andamento dei singoli settori che compongono il terziario è stato profondamente differenziato. Il settore della distribuzione e dei pubblici esercizi sembra essere il principale responsabile della decelerazione della crescita. Nel 1981, anzi, le rilevazioni delle for ze di lavoro denunciano addirittura un calo occupazionale,che deve es_ sere verificato con analisi piu approfondite dei comparti che lo com pongono. Non vi è dubbio pero che il rallentamento dei consumi, dovu to alla situazione di depressione dell'economia piemontese e i proces si di riorganizzazione in atto nel settore -anche per quanto concerne 1 organizzazione a monte dal punto di vendita- possono aver contribui to notevolmente alla decelerazione osservata. Si notano altresì lievi decelerazioni, rispetto peraltro a ritmi di crescita sostenuti, negli altri due comparti che compongono il terziario privato e cioè i traspor ti e le comunicazioni e il settore creditizio e assicurativo.