DIBATTITI 4 Cfr. Politiques publiques locales. Le défi de l’évaluation, in “Pouvoirs Locaux”, n. 38, III/1998, p. 44. dere che nella futura attività dell’Istituto di Ricerche Economico-Sociali del Piemonte vengano inserite ricerche finalizzate all’analisi delle politiche realizzate dalla Pubblica Amministrazione con riguardo agli effetti economici, sociali e territoriali prodotti: a tal fine di prendere in esame l’opportunità di istituire un Osservatorio sugli esiti delle attività delle Pubbliche Amministrazioni”. Questa decisione, al di là della sua genericità, era in fondo meno casuale di quanto allora si pensò all’interno del nostro Istituto. Spesso si dimentica che nel settore pubblico locale le amministrazioni regionali risultano probabilmente i soggetti più indicati per promuovere una nuova cultura della valutazione. Così come in Francia, esse “sono delle collettività più impegnate in ‘missioni’, e quindi nella programmazione e nella definizione di indirizzi strategici che amministrazioni impegnate nella gestione corrente”4. In quegli anni l’Ires si trovò allora di fronte alla scelta di effettuare delle valutazioni di processo (come un determinato programma è implementato), oppure valutazioni di impatto (quali sono i risultati di un programma in termini di raggiungimento effettivo dei suoi obiettivi). Le difficoltà analitiche connesse alle valutazioni di impatto (nella realtà sociale è assai difficile isolare gli effetti di un programma da altri fattori di contesto) furono alla base della scelta di avviare questo nuovo filone di analisi attraverso valutazioni di processo. Esempi di studi di questo tipo (tutti richiesti dall’Amministrazione regionale) sono dati dall’analisi della politica regionale di edilizia residenziale pubblica (1993), di promozione delle attività culturali (1994), delle grandi politiche infrastrutturali in Piemonte (1995) e dei processi decisionali connessi agli interventi post-alluvione nella città di Alessandria tra il novembre 1994 e il dicembre 1995 (1996). Da questi studi erano emersi risultati non scontati sull’importanza del decentramento per migliorare la funzionalità delle politiche pubbliche e sui rischi di una crescente conflittualità interistituzionale, in particolare tra regioni ed enti locali. Lo studio delle relazioni intergovernative e dei possibili modelli al cui interno esse possono essere analizzate e gestite sono così diventati un campo di interesse prioritario dell’Istituto. Un primo innovativo tentativo di valutazione di impatto è stato invece effettuato, su incarico dell’Assessorato regionale all’industria, relativamente agli interventi finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale nelle aree a declino industriale dell’Obiettivo 2, e finalizzati allo sviluppo economico e occupazionale delle medesime. L’esperienza compiuta - in particolare le difficoltà metodologiche affrontate - per valutare i risultati dell’impiego dei fondi strutturali finalizzati all’Obiettivo 2b nel periodo 1989-91 è sintetizzata nell’articolo di Renato Cogno e Vittorio Ferrerò. Attualmente è in corso uno studio per la valutazione del Fondo Investimenti Pie- L’Ires ha effettuato studi riguardo alle valutazioni di processo (come un determinato programma è implementato), ma è poi stato interessato anche da ricerche sulle valutazioni di impatto (quali sono i risultati di un programma in termini di raggiungimento effettivo dei suoi obiettivi) monte, in termini prevalentemente di processo, e un monitoraggio dell’attuazione del Contratto di programma di Acqui Terme. In generale, la valutazione dei risultati delle politiche delle pubbliche amministrazioni risulta un compito arduo, per carenze di tipo informativo e per difficoltà metodologiche. Certo, la sensibilità per un approccio valutativo non è ancora adeguatamente sviluppata, ma si colgono dei segnali di mutamento - si veda al proposito anche il contributo di Nella Bianco responsabile della programmazione regionale in Piemonte - proprio a seguito di una serie di vincoli esterni NFORMAIRES, N ANNO X , 2 1 , DICEMBRE 19 9 8