4. L'APPLICAZIONE DEL MODELLO
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no quelli, da un lato, di impedire l'avvio di processi di degradazio-
ne di parti del parco (che è una risorsa irriproducibile) e, da un al-
tro lato, di impedire lo spreco di parti del parco (che è una risorsa
rara), si ricercheranno (a partire da un quadro di assetto iniziale e
con tentativi successivi) le politiche capaci di rendere quanto più è
possibile l'uso del parco coerente con quanto è permesso dalla con-
siderazione delie densità massime; in altre parole, si ricercheranno
quelle politiche che rendano l'uso effettivo del parco quanto più è
possibile simile a quello permesso dalle densità massime ammissibili
(tenendo conto del fatto che le stesse politiche introducono delle
modificazioni nell'uso massimo del parco).
Le politiche considerate sono:
a.	misure di salvaguardia sia per le aree attualmente coltiva-
te sia per le aree attualmente non coltivate, ma tuttavia particolar-
mente adatte per l'attività agricola1;
b.	formazione di aree di conservazione dell'ecologia e misu-
re di salvaguardia per la loro protezione, diversificate secondo l'im-
portanza delle aree stesse1;
c.	formazione ed ampliamento di località di afflusso. Si os-
serva che assume una particolare importanza, oltre che l'ampiezza,
la stessa ubicazione e collocazione della località di afflusso;
d.	formazione di aree attrezzate2;
e.	interventi sulle comunicazioni.
4.2. IL SISTEMA 1
4.2.1. Uso dei modello con i valori ottenuti nella calibrazione ed in
assenza di interventi
Si fa riferimento al sistema 1 come schematizzato in fig. 9. Si
ricorda che, in sede di calibrazione, è stata trattata la parte del si-
stema costituita dagli ingressi 3 e 4 e dalle zone 6, 7, 8, e 9.
L'uso del modello di cui qui si tratta richiede i seguenti input:
a. utenti totali del sistema nel momento di massima presen-
1	E opportuno far rilevare che le misure sono, in primo luogo e sopra tutto,
misure di intervento, che si avvalgono degli elementi presenti nel parco, e non
tanto misure giuridiche.
2	Si fa osservare che, ai fini dell'attrazione, la cosa che conta è la lunghezza,
lungo la sponda, della località di afflusso, e non invece la sua larghezza. Infatti, ii
valore del fattore di attrazione è, in questo caso, influenzato solo dalla lunghez-
za, lungo la sponda, della località di afflusso.