Tabella 1
Proiezione della popolazione anziana al 1983 - Piemonte
  Classe di età    1977 1978    1979    1980    1981    1982    1983    
                                        Maschi                          
50 - 54 anni    147.111 149.023 149.969                                 
55 - 59 anni    111.690 125.033 135.599 135.695 137.071 138.793 140.579 
60 - 64 anni    102.802 90.185  81.638  84.217  91.240  102.120 114.156 
65 - 69 anni    111.333 109.995 108.759 106.759 99.582  88.632  77.659  
70 - 74 anni     82.131 84.973  86.115  87.251  88.027  88.931  87.872  
75 - 79 anni     52.051 53.607  55.885  56.435  57.076  57.685  59.701  
80 anni e oltre  38.306 38.930* 39.394*                         44.449  
                                        Femmine                         
50 - 54 anni    154.183 154.573 155.139                                 
55 - 59 anni    126.310 140.416 151.324 150.963 150.517 150.056 150.434 
60 - 64 anni    119.829 106.162 96.699  99.041  107.672 121.133 134.569 
65 - 69 anni    136.638 135.617 134.521 132.392 124.069 111.332 98.405  
70 - 74 anni    111.897 115.144 116.677 118.677 119.681 120.894 119.989 
75 - 79 anni     81.754 83.618  86.153  86.861  88.150  89.547  92.160  
80 anni e oltre  77.458 80.137  82.933                          78.379  
                             Fonte: per il 1977, voi. ISTAT Popolazione residente per sesso e classe d’età id. per i dati con asterisco. Dal 1978 in avanti dati ottenuti con il calcolo del coefficiente di so-
pravvivenza.
    E’necessaria qualche ulteriore riflessione sulla evoluzione rispetto alla composizione per sesso della popolazione anziana.
    E noto infatti che il progressivo aumento delle speranze di vita nell’ultima metà del secolo non favorisce nella stessa misura maschi e femmine.
    Dai dati nazionali si osserva infatti che, mentre all’inizio del secolo la differenza tra maschi e femmine era nulla, negli anni 1950-1953 si riscontrava un vantaggio a favore delle femmine di 3,5 anni, e nel 1970-1972 tale vantaggio saliva a 5,9 anni. I dati per il Piemonte mettono in evidenza che, non solo le femmine hanno un peso relativo maggiore all’interno della stessa classe di età, ma anche che tale vantaggio aumenta per le classi di età più anziane. Ciò indica che, con il progressivo invecchiamento della popolazione, il rapporto tra maschi e femmine tende ad essere sempre più sbilanciato a favore delle femmine.
    In sostanza il problema della condizione anziana assume sempre più chiaramente una dimensione quantitativa e una configurazione strutturale tale da rendere ormai inadeguato qualsiasi approccio che si muova in una prospettiva solo assistenziale, o anche prevalentemente tecnica.
    Il problema aperto è di come tradurre in una serie di strumenti operativi, e a quali condizioni, enunciazioni che — se pur condivise — altrimenti rimangono astratte.
Popolazione in età adulta
    Questa fascia di popolazione è complessivamente in crescita, soprattutto per le classi di età superiore ai 35 anni (1). In questo caso però le dimensioni quantitative
(1 ) Parimenti appare in crescita, tra le altre classi di età, quella tra 18 e 24 anni per la quale è lecito aspettarsi, al raggiungimento dell’età feconda, una incentivazione dei tassi di natalità, come già si è avuto occasione di accennare nel capitolo sulla popolazione.
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