k 5 zione che non troverebbe sufficienti sbocchi di mercato. Vediamo di esaminare quali sono gli elementi a favore dell'una e dell'altra tesi, tenendo presenti anche i di versi interessi delle parti in gioco. L'ottimismo dei primi si basa sui seguenti fattori: 1) forte contrazione al 1980 nel consumo delle fibre natu rali che dovrebbero ridurre la loro incidenza sul con sumo totale di fibre tessili a livello industriale passando, in sede europea, dair*à€fcuSl§~ 50% al 30%; 2) sviluppo del settore tessile e quindi della domanda di fibre tessili sulla base di un aumento del reddito europeo mediamente pari al 5% e di una elasticità dei consumi tessili rispetto al reddito non molto distante dall'unità. Questo significherebbe un trend di svilu£ po della domanda tessile compreso fra il 4 ed il 4,5%, con un consumo totale europeo al 1980 di fibre tessili di circa 7 milioni di tonnellate, di cui 5 di fibre chimiche. Sulla base poi dell' andamento passato dei consumi di fibre artificiali in Europa, che dalla metà degli anni '60 mostra una situazione di perdurante stasi a seguito del processo di sostituzione ormai consolidatosi delle fibre artificiali con quelle sintetiche, si giunge a stimare lungo questa linea un consumo di fibre sintetiche pari a circa 4 milioni di tonnellate con un incremento annuo