o passare in seconda linea negli sviluppi dei traffici che in rapporto al Mercato Comune Europeo potranno presentarsi vitali. Prima di lasciare il problema ferroviario per passare a quello stradale è opportuno accennare ad una necessità che li riguarda entrambi, quasi a creare una più intima loro fusione, necessaria per portare il dilemma strada o rotaia alla concezione unica strada e rotaia, in quanto entrambe debbono coesistere integrandosi a vicenda con la necessaria evoluzione, giacché il mantenere tale antagonismo significherebbe perdersi in sterili discussioni dannose alle reali esigenze della vita nazionale. Questo comune denominatore è costituito dalla soppressione dei passaggi a livello, continuo pericolo per la strada e per la ferrovia, per la quale ultima, se pure non crea un intralcio al traffico ferroviario, quale invece viene arrecato alla strada, costituisce però un onere non indifferente per gli impianti e la loro manutenzione e per il personale di custodia e costituisce sempre un elemento pericoloso di insicurezza. E' un problema che interessa tutta Italia, la cui soluzione deve essere affrettata al massimo. Basta pensare solo ai passaggi a livello quasi alle porte di Torino, a Trofarello sulla Statale n. 10 Padana Inferiore, ora declassata in seguito alla variante del Pino, a Nichelino sulla strada per Pinerolo, e a quello presso Asti pure lungo la Padana Inferiore, per citare solo alcuni dei casi più importanti, per comprendere quale enorme incaglio di perdita di tempo si verifichi in corrispondenza di tali punti singolari e quanto sia necessario procedere con urgenza alla loro eliminazione anche per la salvezza di tante vite umane. * * * Il problema delle strade è, sotto un certo aspetto assai più complesso, perchè le strade sono di tutti, servono a tutti, sono la vera linfa vitale per i trasporti sia per l'industria, sia per il commercio, sia per l'agricoltura, sia per il turismo, sia per le esigenze contingenti dei singoli utenti. Il passaggio allo Stato delle strade provinciali, e di quelle comunali alle Provincie, consentirà indubbiamente migliorie più rapide e più organiche a tutta la rete stradale italiana, che per troppo tempo è rimasta in una stasi, cullandosi nel ricordo della tradizione di molte strade, le quali per il tempo in cui vennero create dimostrano che vi fu lungimiranza realmente encomiabile, se anche oggi pur esse si appalesano del tutto inadeguate alle esigenze odierne, in allora assolutamente imprevedibili. I tipi di veicoli di ogni sorta che oggi percorrono le nostre strade, lenti e celeri, piccoli e grandi, a traino animale o meccanico, richiederebbero quasi che per ognuno di essi vi fosse una propria sede distinta così 1129