piccole comunità, dove però vi sono minori risorse e possibilità di soddisfarli. Così, mentre nelle grandi città, l’associazionismo deve competere con gli spettacoli di massa offerti ad un pubblico non organizzato e fluttuante, nei centri minori sono sovente le associazioni volontarie ad offrire una serie di iniziative e di gratificazioni compensatorie per la mancanza delle attrazioni metropolitane.
                          In secondo luogo non va trascurato che l’appartenenza a determinati tipi di associazione può dare .ai residenti in piccole città un senso di potere e di prestigio sociale, inesistente nella metropoli. Queste considerazioni trovano riscontro nelle risultanze empiriche che emergono dall'esame delle differenti percentuali di iscritti ai vari tipi di associazione che risultano nei centri di differente grandezza.
                          Per quanto riguarda le associazioni ricreative, la più elevata percentuale di iscrizioni si ha nei centri compresi tra i 25 e i 100.000 abitanti con il 9,2% della popolazione; nella metropoli e nei centri minori tale percentuale assume valori decisamente inferiori. La dimensione urbana della città di provincia appare così come quella ottima per lo sviluppo delle associazioni « espressive » le quali, come si è detto, trovano nella metropoli la concorrenza delle iniziative dirette al pubblico non organizzato, e nei centri più piccoli incontrano molteplici ostacoli di natura economica, sociale, culturale ed urbanistica. Non va trascurato inoltre che nei centri inferiori ai 25.000 abitanti molte funzioni espressive sono esplicate da associazioni con fini istituzionali differenti, come ad esempio i circoli religiosi e combattentistici, ed in certa misura anche le organizzazioni politiche e sindacali.
                          Questo tipo di associazioni appaiono in effetti particolarmente sviluppati nei centri più piccoli. Poiché la struttura sociale di tali centri ha una composizione largamente contadina, valgono a questo riguardo le considerazioni più fatte nel paragrafo precedente sulle particolari caratteristiche dell’associazionismo degli occupati nei lavori agricoli. Il significato sociologico di questi fenomeni associativi è naturalmente alquanto diverso da quello che assume generalmente nei grandi centri. Oltre ad assolvere ad una funzione espressiva anche nelle associazioni istituzionalmente dirette ad altri scopi, l’associazionismo nelle campagne riflette sovente la persistenza di una coesione e di un controllo sociale tendenzialmente portato al mantenimento dello status quo. Valgono probabilmnte anche per numerose situazioni della società contadina piemontese le considerazioni che Hausknecht ha fatto a proposito dell'associazionismo nei piccoli centri agricoli degli Stati Uniti: « Nelle zone meno urbanizzate gli individui si mostrano più propensi ad essere membri di organizzazioni combattentistiche, patriottiche (e si può aggiungere per
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