quanto opposte sono le ragioni che producono l’andamento indicato. La diminuzione dei piemontesi addetti al terziario è legata al progressivo aumento degli addetti all’agricoltura nei centri minori, mentre la diminuzione dei veneti è dovuta, come si è visto, all’aumento degli addetti all’industria residenti in tali centri. A differenza dei piemontesi e dei veneti, i meridionali e i provenienti da altre regioni addetti alle attività terziarie risultano relativamente più numerosi nei centri di media ampiezza anziché nella metropoli torinese e nei centri più piccoli. Anche questo dato trova la sua spiegazione nel particolare tipo di questa immigrazione e nella struttura economico-sociale di tale centro. Si tratta per lo più di persone addette alla pubblica amministrazione, ai trasporti, ai servizi vari, che risiedono nei centri di media ampiezza, in genere per motivi di trasferimento di lavoro. Benché in numero assoluto non siano numerosi, essi emergono percentualmente data la relativa scarsità di immigrati dalle loro regioni, residenti nei medesimi centri, e occupati in attività industrali. — 50 —