da 1,059 a 961 (-9,3%). La deruralizzazione della popolazione attiva e il part-time farming sono due fenomeni che caratterizzano profondamente questa sottozona che, oltre ad includere un comune notevolmente industrializzato, come Valenza, si trova al centro di tre poli di sviluppo, come Casale,Tortona ed Alessandria. Per quanto concerne i tipi d'azienda si può fare riferimento a quelli descritti nella monografia di zona (8): si deduce cioè che, mediamente, la produttività del lavoro si mantiene su livelli molto modesti, contenuti fra le 600.000 della maggioranza delle aziende (quelle fino a 5 ettari) e le 800.000 lire di quelle più ampie. Dopo quanto s'è detto appare ovvio che per questa sottozona le prospettive di sviluppo del settore agricolo risultano alquanto modeste, mentre per un buon gruppo di piccole o piccolissime aziende sembra che manchino addirittura possibilità di sopravvivenza, soprattutto se si tiene conto dell'attuale emorragia di manodopera giovane verso i centri industriali. Come s'è già detto in altre parti, il problema principale è quello di una pressoché totale ristrutturazione dell'agricoltura, imperniata su aziende accorpate di dimensioni più elevate delle attuali, meccanizzate in modo economico e razionale, capaci di sfruttare le eventuali risorse irrigue e con manodopera valida ed efficiente. Anche per la viticoltura si può ripetere un discorso non nuovo, e cioè che questa va sensibilmente ridimensionata quando si dimostri che qualitativamente ed economicamente non ha alcuna possibilità di imporsi sul mercato. • 1.7.2 Sottozona 14 - Colline viticole di Lu e Vignale: Altavilla, Camagna, Cornano, Cuccaro, Fubine, Lu, Vignale. I terreni di questa sottozona sono di natura varia: ora marnosi, ora di origine alluvionale antica. Anche dal punto di vista colturale e della configurazione le colline viticole di Lu e Vignale assumono gradualmente vari aspetti: da quello simile alla contigua plaga di piano-colle di Solero-Felizzano (che interessa soprattutto il comune di Fubine), a quello di un'agricoltura nettamente collinare, dove domina la vite, spesso in monocoltura. (8) Cfr. quaderno n. 12 per il Piano di sviluppo del Piemonte, pag. 152 e segg. Sono stati individuati tre principali tipi aziendali: il primo comprende le piccole aziende (fino a 3 ettari), in proprietà, non meccanizzate, ad indirizzo viticolorcerealicolo-zootecnico, caratterizzate da un eccesso di manodopera e con un prodotto netto di circa 600.000 L./u.l. Il secondo tipo include le aziende con superficie da 3 a 5, ad impresa lavoratrice, non meccanizzate, ad indirizzo cerealicolo-viticolo-zootecnico, con un prodotto netto di circa 750.000 L./u.l. Il terzo tipo si riferisce ad a-ziehde di maggiori dimensioni, spesso superiori a 10 ettari, prevalentemente ad impresa lavoratrice (ma anche lavoratrice-capitalistica), con terreni in proprietà o parzialmente in affitto, spesso meccanizzate, ad indirizzo zootecnico-cerealicolo, talora integrato dalla viticoltura; in queste aziende la produttività raggiunge valori medi valutabili attorno alle 800.000-850.000 L./u.l. 27