4 Provvediamo ora a pubblicare e a diffondere il secondo dei due rapporti conclusivi, quello socio-economico dell'IRES3. Si tratta di una grossa ri- cerca veramente centrale in tutto il discorso del nostro piano provinciale. Il rapporto IRES riprende il tema dei rapporti tra piano provinciale e piano regionale (tema peraltro da approfondire alla luce dei nuovi rapporti da istituirsi e da definirsi tra Province e Regione, tra pianificazione sub-regio- naie e pianificazione regionale), esamina la struttura e la dinamica delle attività produttive e della popolazione per le aree e le sub-aree in cui è « scomponibile » la provincia, l'andamento della produzione e il conto eco- nomico delle industrie manifatturiere ed estrattive, la distribuzione terri- toriale dell'attività produttiva e della popolazione e i fattori esplicativi di essa. Il rapporto si chiude con due parti essenziali di analisi dei fattori di sviluppo e delle alternative di assetto territoriale (in relazione alle alternative di decentramento portuale, dove va registrato peraltro un re- cente orientamento, in via di massima, a favore della linea di decentra- mento portuale lungo l'asse Voltri-Ovada) e delle prospettive di sviluppo al 1980. La mole di ricerche prodotta nel corso dell'operazione piano provinciale è imponente. Si tratta ora di fare diventare comune discorso politico un discorso rimasto finora in larga parte tecnico. Come fare? Il processo di discussione e verifica degli elaborati tecnici del piano provinciale non appare certo un processo di poche settimane, non dovendosi esso esau- rire in un « placet » oppure in un •< no secco », ma dovendo consistere in una vera e propria elaborazione politica, all'interno e all'esterno dell'Am- ministrazione Provinciale fatta di verifiche, confronti, approfondimenti, ul- teriori ricerche, ma soprattutto di sviluppi operativi. Il processo dovrà quindi svilupparsi, in maniera articolata, avendo quali poli di dibattito- elaborazione l'interno e l'esterno dell'Amministrazione. Sul dibattito in- terno spenderemo qui poche parole. Sarà il più aperto possibile e dovrà svolgersi non solo all'interno degli organi istituzionali (il Consiglio Pro- tavola n. 3 - alternative di decen- tramento del sistema portuale li- gure. Seconda alternativa: Valle dell'Orba (ambito territoriale inte- ressato) ; tavola n. 4 - sistema infrastruttu- ra^ (aspetti territoriali) ; tavola n. 6 - analisi urbana (aspet- ti territoriali); tavola n. 7 - sistema urbano (aspet- ti territoriali); tavola n. 8 - analisi industriale (aspetti territoriali); tavola n. 9 - sistema industriale (aspetti territoriali) ; tavola n. 10 - schema di assetto territoriale provinciale (infrastrut- ture e zonizzazione). Tutte le tavole elencate sono in scala 1 : 100.000, ad eccezione del- la tavola n. 1 (scala 1 : 200.000) e della tavola n. 10 (scala 1 : 50.000). La tavola n. 5 non è stata riprodot- ta tra i documenti finali, trattan- dosi di un documento con valore solo più di natura « storica ». Era la proposta di variante, del Comu- ne di Alessandria, al tratto di « au- tostrada dei trafori », in prossimi- tà di Alessandria e Valenza. 3 insieme allo studio che presen- tiamo viene pubblicato a parte il rapporto dell'IRES sul turismo in provincia di Alessandria. Resta da pubblicare una monografia sul set- tore petrolifero, petrolchimico e chimico.