intensive e da attività di macellazione e trasformazione delle carni che interessano 8 comuni pari al 12% circa del campione.
Il servizio di raccolta dei rifiuti esiste in 21 comuni pari al 33% del campione. Lo smaltimento successivo dei rifiuti avviene, nel 67% dei comuni del campione, con abbruciamento sul terreno. La modalità più diffusa di smaltimento individuale (48%) è quella mediante uso per concimazione. Il 9% dei comuni del campione ritiene necessario istituire il servizio di raccolta dei rifiuti oppure migliorarne l'efficienza o comunque prendere iniziative in materia. Si tratta di un'aliquota piuttosto ridotta rispetto a quanto si rileva in altre aree, ma giustificata, d'altro canto, almeno in parte dal carattere prevalentemente rurale dell'area in esame.
Undici comuni, pari al 17% del campione, denunciano la presenza di inquinamento atmosferico. In tutti questi comuni fra le cause di inquinamento atmosferico vengono indicate le lavorazioni industriali: ad Alba fra le industrie inquinanti si indica in particolare la lavorazione del catrame, con effetti che vengono segnalati anche a Barbaresco; a Bra si ritengono responsabili di inquinamento alcuni forni industriali male alimentati, mentre per quanto riguarda Canale non vengono specificate le attività industriali ritenute causa dell'inquinamento atmosferico. Altri fenomeni di rilievo locale sono segnalati a Montà, mentre altrove più che di un vero e proprio inquinamento atmosferico, pare trattarsi dell'emanazione di cattivi odori da parte di allevamenti zootecnici e di macelli la cui azione inquinante più intensa riguarda invece i corsi d'acqua (Guarene).
I comuni di Alba, Neive e Comeliano d'Alba segnalano la presenza di inquinamento dell'aria causato dal riscaldamento domestico, mentre ad Alba vengono lamentati gli effetti sull'atmosfera dell'intensa circolazione degli autoveicoli.
Sei comuni ritengono necessaria la loro assegnazione alle zone previste dalla legge anti-smog (61).
(61) Albaretto della Torre e Cortemilia hanno chiesto l'inserimento nella zona A, Canale nella zona B, mentre Bassolasco, Guarene e Lequio Berria non hanno indicato le zone.
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