comunque osservato a parte sia per il diverso riferimento temporale dei dati, sia soprattutto per le particolari caratteristiche funzionali che lo distinguono nel contesto del sistema di assistenza sociale.
Procedendo per grandi linee, i vari aspetti della situazione possono essere così riassunti:
1. - Le dotazioni di asili nido
L'impianto di dotazioni, sia di iniziativa pubblica che privata, esistente nella regione è costituito da 97 asili nido per un totale di 4.755 posti. Rispetto alla popolazione in classe di età da 0 a 3 anni, stimabile al 1971 intorno alle 180.000 unità, si avrebbe un rapporto di circa 2,6 posti ogni 100 bambini.
Circa il 58°/o dei posti in uso (2.762) risulta dislocato nell'area ecologica torinese e rappresenterebbe una disponibilità di circa 3,1 posti ogni 100 bambini, mentre nel resto del Piemonte si avrebbe con 1.993 posti una disponibilità pari a 2,2 posti ogni 100 bambini.
2. - Dotazioni per minori, handicappati, anziani, ecc.
L'insieme delle dotazioni ricettive esistenti in Piemonte al 1968 ricoverava una popolazione complessiva di 42.392 individui. Tale entità risulta solo di poco superiore a quella segnalata per il 1961.
Per quanto riguarda all'età essi risulterebbero così distribuiti:
61/68
Minori di 18 anni	17.663	20.896	—15 5%
Adulti tra i 19 e 59 anni	3.000	3.100	— 32%
Anziani oltre i 60 anni
TOTALE
1968	1961
17.663	20.896
3.000	3.100
21.729	17.662
42.392	41.658
+ 23,0%
+ 1,8%
I dati concernenti la classe di età tra i 19 e 59 anni sono il risultato di una stima operata sulla scorta della distribuzione per età della popolazione in quanto le indicazioni dell'ISTAT per le varie forme di assistenza riferiscono sistematicamente solo la classe di età inferiore ai 18 anni.
Appare abbastanza evidente la tendenza ad una diminuzione relativa dei ricoveri in istituto se si tiene presente l'incremento di popolazione che si è avuta in Piemonte tra i due anni considerati (509.062 abitanti, 13% circa) (1). Il fenomeno si presenta nettamente per quanto riguarda i minori, con una diminuzione assoluta di oltre 3.200 individui (2). Per gli anziani si ha invece un notevole aumento in assoluto dei ricoveri che però non sta a significare tanto
(1)	II riferimento alla popolazione piemontese viene fatto convenendo per definizione che lo scarto tra gli assistiti provenienti dall'esterno della regione e gli assistiti piemontesi ricoverati fuori regione sia uguale a zero o comunque di peso non rilevante. Dal tra parte occorre muoversi in linea di principio affinché, nel rispetto della libera scelta personale, i soggetti trovino piena assistenza nei rispettivi con testi socio-ter ri tori al i. La popolazione residente al 31 dicembre 1961 risultava di 3.924.531 abitanti.
(2)	Analoga linea di tendenza si rileva dal raffronto dei dati riferiti a tutto il territorio nazionale. Considerando i raggruppamenti adottati i valori si presenterebbero nel seguente modo:
minori di 18 anni 1968: 214.019; 1961: 248.453; variazione: —13 9% adulti	» 20.500; » 18.900;	» + 84%
anziani	» 127.861; » 113.042;	» +13,1%
.„,." ,rap,p(?"(? tra assistiti e popolazione complessiva darebbe rispettivamente al 1968 ed al 1961 i seguenti valori: minori 4% e 4,9%; adulti 04% e 04%' anziani 2,4 % e 2,2 %; totale assistiti 6,8 % e 7,5 %.
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