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sioni dell'impresa, sia per allungare il ciclo di lavorazione con frutta di altra specie (esempio l'albicocco) o a maturazione, ritardata (come quella dell'alta pianura cuneese), e sia ancora per disporre di tutte le specie e varietà richieste dai clienti. Certamente le difficoltà non mancano, prima fra tutte quella della di sponibilità di capitali di anticipazione, resa necessaria da un la to dalle dilazioni di pagamento che i grossi acquirenti si concedono (ad esempio i supermercati pagano a sei mesi), e dall'altro dalle restrizioni creditizie imposte da recenti assurde disposizio ni. Altre difficoltà sono anche originate dal fatto di aver contrastato gli interessi di grandi produttori locali, contrasti che, come si sa, non possono essere operati impunemente. Comunque le preoccupazioni maggiori dei promotori dell'iniziativa sono appunto di ordine finanziario, e si auspicherebbe al riguardo (limitatamente alle iniziative valide, come la presente) un adeguato intervento della Regione per concedere crediti agevolati.
Una iniziativa creata forse anche nella speranza che interes sasse i frutticoitori dell'area in esame è quella dell'impianto po livalente cooperativo di Cussanio (Fossano), che comprende anche attrezzature per la conservazione e la preparazione commerciale della frutta. Purtroppo codesto è un ulteriore esempio di iniziativa creata senza aver attentamente considerato tutti gli aspetti del problema e senza seguire alcuna linea programmatica razionale; l'ubicazione infatti non è molto felice, e il decentramento dalle zone classiche di produzione frutticola impone problemi di traspor to che, specie nel perìodo di maturazione delle pesche, comportano difficoltà non indifferenti. Come un breve periodo di attività ha potuto dimostrare, l'iniziativa non può interessare se non mar