nei comuni più poveri di risorse extra-agricole (e in questi la maggior parte dei conduttori sono elementi delle classi di età più elevate) e in qualche comune in cui l'attività agricola permane ancora diffusa, come a San Secondo e Prarostino. Un numero notevole di comuni, pari alla meta del totale, non conta per ciascun comune che un numero esiguo di aziende essenzialmente agricole, numero pari a poche unità o a una dozzina al massimo.
Come si può notare, la grande maggioranza delle unità produttive agricole utilizza i terreni in forma alquanto precaria, impiega per l'agricoltura un numero ri dotto di giornate all'anno e manodopera qualitativamente deprezzata dall'invecchiamento, usando altresì una minima dotazione di capitali e producendo diffusamente beni desti nati in gran parte all'autoconsumo. Se invece si presume che la definizione di azienda agricola spetti soltanto ad uni^ tà produttive che dispongano del lavoro di almeno 1-2 ad_ detti prevalentemente occupati in essa e non in età pensio nabile, o che comunque impegnino forze agricole o non a gricole per almeno 100-150 giornate all'anno, il numero di tali unità è veramente esiguo se rapportato al totale del le aziende censite: si può valutare, sulla base di un esame approfondito eseguito comune per comune, che tali aziende ammontino a circa 320 , per la massima parte concentrate nei comuni che comprendono nel proprio territorio aree