SETTEMBRE 1994-N. 8, PAG. 15 . cento stabilendo un punto di non ritorno nella storia del Mezzogiorno. Tra tante analogie, è interessante notare le differenze nell'atteggiamento dei due popoli, giunti in tempi diversi e stanziatisi chi nel Nord chi nel Sud del paese, nel loro confronto con le culture presenti sul suolo italiano. I primi, i Goti, si lasciano sovrastare, soccombono quasi di fronte alla tradizione letteraria, artistica e giuridica ancora di impronta classica presente nelle città imperiali, ma riescono a conservare spazi di autonomia nell'abbigliamento e nell'adornamento della persona con monili che si ritrovano uguali nelle tombe dell'Europa orientale, in Italia e Spagna. Con ben differente status ro incontro con la cultura e il territorio italiano, ma, seguendo la moda ormai imperante dell'onnicomprensività, trattano in maniera "enciclopedica" tutti gli aspetti di queste civiltà, chiamando numerosi specialisti e facendo giungere reperti da tutta Europa (per i Normanni, soprattutto da Scandinavia, Francia e Inghilterra; per i Goti, da molti paesi dell'Europa orientale e dalla Spagna). Questo tentativo di raggiungere l'irraggiungibile chimera della completezza ha determinato, in generale, una mutazione nel genere dei cataloghi di mostre. Agli smilzi libriccini che accompagnavano il visitatore nella rassegna dell'esposizione permettendogli di cogliere al volo notizie sulle opere che esaustivo e l'essere educativo, principio valido per un'enciclopedia appunto, non per una mostra. Pur partecipando a questo filone, i due cataloghi in esame si mantengono complessivamente sull'irto crinale dell'aurea mediocritas, riuscendo a illustrare in maniera chiara e alquanto esauriente gli ampi e complessi argomenti trattati. Il catalogo delle opere è tuttavia di differente impostazione; in quello della mostra dei Goti i reperti vengono illustrati con schede puntuali e immagini di medio e grande formato, spesso a colori, che permettono allo studioso d'arte di ricorrere in futuro a questo volume. Nel catalogo sui Normanni le schede delle opere e le loro immagini sono state sacrificate in Loescher per la scuola VOCABOLARIO DELLA LINGUA LATINA eoa appendice antiquaria LOESCHER EDITORE Fernando Palazzi Gianfranco Folcita DIZIONARIO DELLA LINGUA ITALIANA LOESCHER EDITORE Aldo Gabrielli DIZIONARIO DEI SINONIMI E DEI CONTRARI ANALOGICO E NOMENCLATORE CASTIGLIONI - MARIOTTI IL VOCABOLARIO DELLA LINGUA LATINA SECONDA EDIZIONE RIVEDUTA CON APPENDICE ANTIQUARIA pp. X - 1843, L. 118 000 • PALAZZI - FOI ENA DIZIONARIO DELLA LINGUA ITALIANA CON LA COLLABORAZIONE DI C. MARELLO, D. MARCONI, M. A. CORTELAZZO QUADRI TERMINOLOGICI, TAVOLE IN NERO E A COLORI, COMPENDIO DI GRAMMATICA, 3500 SIGLE E ABBREVIAZIONI pp. 2048, L. 90 000 • GABRIELLI DIZIONARIO DEI SINONIMI E DEI CONTRARI ANALOGICO E NOMENCLATORE OLTRE 36 000 VOCI, 130 ILLUSTRAZIONI, 3500 INSERTI DI NOMENCLATURA, APPENDICE DI NEOLOGISMI E LEMMI STRANIERI pp. 912, L. 64 000 ATLANTE STORICO DALLA PREISTORIA A OGGI EDIZIONE ITALIANA A CURA DI M. BARBERO, 200 CARTE E 175 ILLUSTRAZIONI A COLORI, ARRICCHITO DA UN'AMPIA CRONOLOGIA RAGIONATA pp. 192, L. 25 000 LOESCHER EDITORE Via Vittorio Amedeo II, N. 18 - 10121 Torino giungono i Normanni nel Sud Italia; eppure, il livello culturale raggiunto nella Sicilia araba o nei centri episcopali e monastici peninsulari, da Montecassino a Capua a Salerno a Benevento e Bari, il fascino della produzione tessile araba, degli smalti bizantini e della lavorazione degli avori ammaliano ancora una volta gli invasori; ma questi con le loro maestranze e i loro artefici recano nuovi modelli nella costruzione delle chiese e nella loro decorazione e, soprattutto, in modo più fortunato che per i Goti, lasciano un segno secolare del loro passaggio nella definizione geopolitica e amministrativa del regno meridionale. In entrambe le mostre, inoltre, le due civiltà non vengono illustrate solo nel ta- stava guardando, si sono sostituiti enormi cataloghi, vere e proprie enciclopedie sull'argomento, intrasportabili e a volte in più volumi, la cui vendita si sposta inesorabilmente dai banchi delle mostre alle vetrine delle librerie. Così, purtroppo, si producono in genere semplici doppioni di libri di storia o storia dell'arte già pubblicati, e, cosa ben più grave, si lascia il visitatore della mostra, impossibilitato ad aprire il catalogo (che molto utilmente spesso viene venduto alla fine della mostra) in balia di cartellini con scarse notizie che fanno perdere all'esposizione il fine didattico sbandierato proprio dai fautori del nuovo genere dei cataloghi-enciclopedie, e che si basa su una malintesa equazione tra l'essere maniera eccessiva, riducendo alla misura di francobolli crocefissi monumentali, stupendi avori e oreficerie impreziosite da minuti smalti; complessivamente lo spazio, dedicato alle opere è minore di quello lasciato ai capitoli introduttivi: un cattivo servigio reso agli storici dell'arte e, soprattutto, alle bellissime opere. Infatti, a fare le spese di questo "nuovo corso" nell'allestimento delle mostre e dei cataloghi sono proprio le opere d'arte che da centro delle esposizioni divengono accessori didattici e vengono esposte senza alcun rilievo insieme a infime copie. Ci incamminiamo inesorabilmente verso il museo virtuale dove all'originale si sostituirà la "perfetta" riproduzione computerizzata. Roberto Raodist PIOGGIA m POLVERE ('«umiaMintlMC LEGGERE POESIA Sergio Aligeri IL TUO NOME ERA SABBIA Dormi, ti sfiora appena come filo di seta/il mio respiro. Francesco Burglo TRA FOGA E MEMORIA Luce obliqua, ardita: si potrebbe cercare il giorno tra le foglie di un olmo. Giuseppe Coccato FORSE PERIRE MA È BELLO ANDARE Povero cuore che non conosce la grandezza del tuo amore se non dalle parole. Fabrizio De Franchis VERSI RETRATTILI Sono i vetri dell'autunno tersi come gli occhi da cui guardi a non avere più segreti per quest'attesa del domani in poi. Simona Fioretti TUTTO L'AMORE DEL MONDO È l'amore che resta lì immutato limpido incontaminato è tutto l'amore del mondo. Ettore Giaccarl LA FIAMMA SMOSSA DA LEI Ed allora la luna, mia dolce dal piccolo cuore che anche tu vedevi allora illuminerà mi darà la forza di dirti raccontarti chi sono. Paolo Ippolito LA FONTE DELL'ORO Trasportando le fondamenta del cuore il respiro è sommerso dall'abisso del mare. Cristiano Liuzzo STRADE SECONDARIE E respiro più forte che posso nel buio fitto/perché la neve possa dormire. Giovanni Pelliccia NOI SIAMO IL TEMPO I sogni resteranno sogni e quell'avvenire - mai sognato ti è già passato. Roberto Randisi PIOGGIA DI POLVERE Onde che sì perdono nel vuoto La materia è libera l'Essere ha perduto. Francesco Rattà VELIERO Attimo conturbante come la morte/l'umana morte. Si spegne la favilla della vita e il buio è eterno. MAREMMJ EDITORI FIRENZE DIFFUSIONE: FIRENZE EDI. LIBRA. TELEFONO E FAX 055 257.926A