APRILE 1994 . N. 4. PAG. 5 Infanzia di un vecchio ebreo di Fausto Malcovati lzRAIL' ME'ITER, Genealogia, Einaudi, a cura di Anna Rassetto, Torino 1994, ed. orig. 1992, trad. dal russo di Anna Rassetto e Luciana Montagnani, pp. 154, Lit 24.000. "l ricordi sono come uova d'uccello nel nido: l'anima li scalda per lunghi anni e d'un tratto essi rompono il guscio disordinatamente, inesorabilmente". Eccoli, disordinati, inesorabili, i ricordi di Genealogia. Con quella stessa voce sommessa, ironica, attenta che Tarbut, la scomparsa inspiegabile di Prachovnik, l'interrogatorio brutale dei giovani allievi da parte di un volgare giovanotto in giubbotto di pelle che comunica seccamente: "Abbiamo chiuso il vostro ginnasio, faceva di voi i futuri nemici del comunismo mondiale". Un episodio che sembra chiudersi con la drastica rozzezza di quelle parole e invece ha un seguito cinquant'anni più tardi, con la casuale scoperta dell'identità tra il giovanotto di allora e un rispettabile collega di moria, qui come altrove, Metter è stringato, sobrio, fa massima economia di effetti: ma proprio il suo ritegno, la sua ironia, la sua discrezione dilatano invece che ridurre l'eco dei fatti, il senso degli avvenimenti. Nella seconda parte il tono cambia: sono ricordi letterari. Perché preferisco la prima? Perché nella seconda Metter diventa un letterato che parla di altri letterati e mi sembra di aver già letto da qualche parte quello che dice. L'infanzia 1)0, l'infanzia è unica, -diceva -, anche su un cartellone pubblicitario". Metter la ascolta e ci parla dei suoi amoJi letterari, della sua indifferenza per Cechov e della sua dedizione a PuSkin ("Si sentiva una donna della sua cerchia, era gelosa di lui come di un vivo"). Ci parla delle sue case, o meglio delle sue stanze, da quella mitica sulla Fontanka a quella in via della Cavalleria rossa a quella in via Lenin. "Tre appartamenti assolutamente diversi -e la camera della Achmatova assolutamente uguale". Ci cambiato. E non sarebbe cambiato ancora per lungo tempo. L'ultimo episodio è il processo all.'allora giovane poeta Josif Brodskij: fino a che punto di rozzezza, di ipocri-. sia, di grossolanità può arrh:are l'apparato sovietico quando si tratta di attaccare la cultura, umiliare la poesia. Qui ogni tanto Metter perde il tono malinconico e impassibile con cui riferisce in altre pagine episodi forse più biechi: qui l'indignazione affiora, scardina il lessico composto, . autorizza abbiamo conosciuto nel Quinto angolo, lzrai!' Metter racconta la propria infanzia. Tutti abbiamo avuto un'infanzia, un cortile, un compagno di giochi, una nonna o una vecchia tata morbida, amorosa. È per questo, credo, che i racconti delle infanzie altrui suscitano tanta commossa partecipazione: perché ognuno, nelle parole altrui, rivive il proprio cortile, il proprio compagno, la propria tata. È patrimonio comune, seppellito ma vivissimo, velato ma incancellabile. Ho letto e riletto le prime pagine di Genealogia sia perché sono bellissime, sia perché mi rimandavano ("disordinatamente, inesorabilmente") a quei miei anni lontani, e ne sentivo il calore, la grazia, l'avventurosa innocenza. Cinquanta pagine degne della grande memorialistica del Novecento russo. Forse non è il caso di scomodare Cvetaeva (Il diavolo), Pasternak (Il salvacondotto), Mandel'stam (Il francobollo egiziano): ma mi va di farlo. La qualità è identica. E poi, naturalmente, Babel', con i suoi racconti di Odessa, Storia della mia colombaia, Primo amore: l'infanzia di un bambino ebreo nella Odessa assolata, violenta, inquieta dell'inizio secolo. "Un ebreo russo, ormai a questo non rinuncio mai più": l'infanzia di Metter, in una sonnacchiosa Char'kov .scatti e impazienze. Troppe volte davanti agli occhi di Metter si era ripetuto quel miserabile rituale: e come commento alla sua ingenua risposta . Dal 19 al24 maggio si terrà a Torino il data alla truce funzionaria "Non tutti i Salone 'del Libro. Come nelle scorse giorni si processa un poeta"', Metter edizioni "L'Indice" avrà uno stand e proconclude con amara saggezza,.ergenmuoverà un dibattito, che quest'anno, dosi a coscienza della propria' generazione: "Da tempo ormai ho capito: la col titolo L'Indice di un libro aperto: mia risposta era inutilmente -altezzosa bilancio e progetti di una rivista, trac e molto inesatta -i poeti, i prosatori, cerà un btlancio del primo decennio e i letterati da noi vengono proc.essati raccoglierà progetti. Nei festeggiamenti quotidianamente" . che seguiranno al dibattito questa volta In conclusione: la prima' parte di Genealogia, che in russo si intitola saremo affiancati non solo dalla Martini Rodoslovnaja, è un piccolo capolavo & Rossi ma anche da due prestigiose ca ro. Ma ottanta pagine non bastano per ie vinicole: Domenico Clerico metterà a fare un libro e soprattutto per farlo disposizione il suo Dolcetto in barrique costare ventiquattromila lire. Così, un po' a casaccio, sono state aggiunte le del 1992 (con etichetta dedicata al no altre settanta pagine di ricordi lettera stro decennale disegnata da Gianni ri. Ne è venuto fuori un libro di cen Gallo), Bartolo Mascarello la sua !rez'sa tocinquanta pagine, che traciisce la ca nebbiolata del 1992 (con etichetta, ansualità delle scelte. Peccato. Da solo, Rodoslovnaja sarebbe bastato e avreb che qui dedicata, disegnata dallo stesso be reso più giustizia al talento prezio viticultore). so, schivo, sommesso di lzrai!' Metter. L'INDICE AGLI AMICI PER IL DECENNALE DOLCETTO D'ALBA DENOMINAZIONE DI ORlGlNECONTROLLAl'A IMBO'lTIGLlATO ALL'ORIGINE NELL'IIZIENDA AGRICOLA DOMENICO QERlCO vmCOLTORE IN MONFORTE D'ALBA 75d. e IlmIIEH\UIIl1til'!I.fM 12,5% voI. GIORGIO TOURN Il dolcetto di Domenico Clerico e la I PROTESTANTI Freisa di Bartolo Mascarello, con le eti_ 1-t~~~E Una rivoluzione chette a colori in serie limitata -di cui 1. Dalle origini a Calvino che non sembra conoscere i sanguinoqui anticipiamo una riproduzione in pp. 400, 89 ill.ni, L 39.000 si pogrom odessiti, ha ritmi distesi, sebianco e nero -sono già dal mese di reni, è permeata di riti arcaici, di cu Con linguaggio semplice il libro narra il aprile protagonz'sti di una sorpresa per i cammino percorso dai protestanti nel riosi cerimoniali. Tutto nasce da una nuovi abbonati o per coloro che rinnova mondo dal 1517 in avanti. rievocando fat fotografia del nonno, trovata per caso: ti, persone, esperienze, conflitti e sco un vecchio triste, pensoso, dalla barba no l'abbonamento. Chi si abbonerà per perte. Una folla di personaggi affascin~nti copiosamente bianca, con un berretto sonalmente presso la sede dell'Indice di per intelligenza, visione dei problemi so e un lungo lapqdak, una mano pog Torino nei mesi di aprile, maggio e giu ciali, coraggio e libertà. . giata su un ginocchio, l'altra su un gno, chi si abbonerà durante l'incontro grosso libro aperto. Da quel volto, il DIETRICH BONHOEFFER · torrente dei ricordi: il cortile che è un di Bologna dal 21 aprile (vedi notizia LA PAROLA PREDICATA universo pieno di voci e colori, popopubblicata a fianco) e chi si abbonérà lato da personaggi strampalati, il men pp. 96, L 15.000 presso il nostro stand durante il Salone Mentre in Germania trionfa il nazismo ladicante sordomuto che emette un lu del Libro di Torino, riceverà subito in «chiesa confessante-prepara i SUOI gioo. gubre lamento sotto ogni finestra, il mercante cinese vestito di turchino omaggio una bottiglia dell'uno o dell'al vani pastori nel seminario clandestino di Finkenwalde (1935-39) alla resistenza e che vende ventagli e lampioncini vatro, a sua scelta. E noi ringraziamo gli Dai vigneti: unubbi·S. [.orcruo-Roccbc di Tomgliooe all'annuncio della Parola di Dio. riopinti. E poi la cucina dei nonni, autori dei vini e delle etichette p.er la con la stufa smisurata, la pentola di sensibilità verso una festa della cultura. GIORGIO BOUCHARD ghisa dal nero coperchio dove cuoce PURIT ANESIMO per ore la fragrante pietanza rituale del sabato, il colm dall'inconfondibile E DEMOCRAZIA sapore, "in cui si riflette la trepida IN AMERICA anima della nonna", e che il nonno oggi, certo Dobin, appena caduto in non la si può confondere con quella di parla con scabro rigore di qualche pp. 96, L 9.500 sorseggia accompagnandolo con disgrazia dopo un'onorevolissima carqualcun altro. episodio della sua vita, come l'incon Qual è il segreto della democrazia ame vodka (vietatissima il sabato, ma conriera di letterato di regime. Metter Naturalmente esagero. Le pagine tro nel 1954 con un gruppo di studen ricana? L'etica protestante, la Costituzio trabbandata come acqua in cui viene non si indigna, ma impreca: "Davvero sulla Achmatova sono di grande quati inglesi che volevano sapere se rite ne di tipo settecentesco-illuminista, il sminuzzato pane raffermo). E poi il la tua colpa consisteva nel fatto... " e lità. Anche qui, Metter mi spinge in! lesse giusto l' attacco furioso di pluralismo otutte queste cose insieme? primo amore con le attese sotto le firicomincia a giocare a scacchi. Così, dietro nel tempo: conobbi l'AchmaZdanov di nove anni p rima. Per tutta Qual è il segreto della vitalità religiosa di nestre e l'inglorioso scivolone nello con calma agghiacciante e tremenda, tova a metà degli anni sessanta. Era risposta, tre impassibili parole: sì, pro quel Paese? sterco di vacca, il primo funerale, con più forte di qualsiasi anatema, Metter vecchia, provata, gonfia, stanca. Ma prio così. "Fu la saggezza del suo marquell'accesso di riso infantile che scaregistra l'avvento di un mondo domiMetter ha ragione: nulla aveva piegato toriato destino a suggerirle questa ri MARTIN LUTERO tena l'indignazione degli adulti, l'ingenato dalla logica della violenza e del la sua regalità. Nulla aveva piegato il sposta". IL SERVO ARBITRIO nuo tentativo di suicidio, il rito pasopruso. ritmo lento, suntuoso delle sue frasi Dei due capitoli su Michai! Michaj (1525) squale, il seider, con la scoperta delC'è, nei ricordi di Genealogia, un asciutte, lampeggianti, la sicmezza talovic Zoscenko, il "cavaliere antico" a cura di F. De Michelis Pintacuda l'inganno paterno (eh sì, non è il prosalto di qualche decennio. Dal 1920 al lora dma, intransigente dei suoi giudidalla severa e triste nobiltà, preferisco pp. 471, 84 ill.ni, L. 48.000 feta Elia che beve il calice lasciato sul 1941. Assedio di Leningrado. zi. Non era, come malignamente insisenz'altro il secondo, che racconta (Opere scelte/6) tavolo da pranzo), la storia del miraChiunque lo visse, credo, potrebbe nua la Panova, un museo di se stessa. l'agghiacciante serata nella sala grande coloso unguento del nonno, celebre raccontare la propria lotta per la soNo, era l'archivio vivente di una grandel circolo degli scrittori a Lenin " testo fondamentale della polemica con l'umanesimo erasmiano. L'opera più pro cerusico a Minsk, la breve cronaca pravvivenza, il proprio incontro con la de e tragica stagione della poesia rusgrado, a metà degli anni cinquanta fonda di Lutero nella prima tradUzione integrale italiana. Fino ache punto si può dell'unico ginnasio antico-ebraico di disperazione, l'impotenza, la morte. sa, di cui era l'ultima sopravvissuta. E (una sala "impregnata di annosa men tutta la Russia, il Tarbut di Char'kov, Basta qualche episodio di quegli allulo sapeva. Intorno a lei le ombre (le zogna e di annosa pama, impossibile dire che la volontà dell'essere umano è con il buon maestro Prachovnik, dal cinanti novecento giorni per farci caombre inquietanti che popolano arieggiarla"), dove lo scrittore venne .Iibera-di fronte a Dio? Un interrogati tragico destino. TI Tarbut segna in un pire il resto, che non è detto e forse Poema senza eroe) di Blok e Ivanov, di LLn' ennesima volta messo sotto accusa vo che percorre tutta la storia della filò· certo senso la fine dell'infanzia, del non può essere detto. Poi è la morte Mandel'starn e Pasternak, di Gumilev per un suo discorso troppo onesto, sofia occidentale. mondo trepido e tenero dove tutto di Stalin, altro momento collettivo di e Kuz'min, di Cvetaeva e Bulgakov. E troppo coraggioso, troppo libero. Una sembra regolato da leggi eterne e indicui ciascuno ha la propria versione. Metter ci sa trasmettere la forza lucimessinscena penosa, un consenso grestruttibili: comincia l'era sovietica. TI Una visita al feretro nella moscovita da, indomita di questa grande solitave dei presenti interrotto dai battimani claudiliiia dodicenne Metter non registra, Casa delle Colonne? Meglio una bottiria, costretta per decenni al silenzio e isolati proprio di Metter. In fondo Via Pr. Tommaso 1 -10125 Torino dell'avvento dei bolscevichi, che la glia di cognac, a casa, a Pietroburgo. invece così avida di contatto con i letStalin era morto da un anno, qualche Tele!. 011/668.98.04 -Fax 011/65.75.42 brusca interruzione delle lezioni del Nell'utilizzare il materiale della me-tori. "Non importa dove si pubblica cosa poteva cambiare. Ma niente era