APRILE 1994· N. 4, PAG . 30/XIV Ragazzi MINO Mn..ANI, L'ultimo lupo, Piemme, Casale Monferrato 1993, pp. 146, Lz't 11.000. Enzo è un ragazzo di dodici anni senza veri interessi e senza desideri, che trova giusto sentirsi come gli altri e che non si è mai domandato se gli piaccia la vita che fa o se la voglia in qualche modo diversa. Mario Calvi è il vecchissimo zio del padre, l'antico guardaboschi di Fonterossa che tutti vorrebbero convincere a lasciare, perché troppo vecchio per rimanervi completamente solo, senza strada, senza telefono, luce elettrica e acqua potabile. Il ragazzo e lo sconosciuto parente hanno modo di incontrarsi quando il giovane viene invitato a unirsi al gruppo degli amici del padre che organizzano una battuta di caccia al lupo nei pressi del paese. Inizialmente indifferente all'entusiasmo del padre e dei suoi amici, poi felice di essere stato coinvolto in un'impresa da uomini, da eroi (uccidere l'ultimo lu po), e infine confuso dalle parole dello zio, che all' antica passione della caccia ha sostituito la coscienza della necessità di rispettare una natura già troppe volte violata, Enzo sarà posto di fronte a una scelta difficile. È la storia di un incontro che per l'uno indica il riconoscimento delle difficoltà e anche dell'intensità delle scelte di vita, per l'altro è occasione di rinnovamento di emozioni che nascono dal ricordo. Paola Lancellotti MIR]AM PRESSLER, Cioccolata amara, E. Elle, Trieste 1993, ed. orig. 1992, trad. dal tedesco di Paola Novarese, pp. 156, Lit 15.000. L'autrice racconta di Eva, ragazza sensibile e intelligente ma irrigidita nei contatti con gli altri dalla sua eccçssiva grossezza, amareggiata dal peso della propria solitudine. La sua vita è fatta di minuti stanchi, di tanti giorni che passano lenti, pigri, senza che accada nulla, senza un solo punto di luce, non un'occhiata, un sorriso, una parola né un contatto. Solo"... illardo, quello strato molle e ributtante che sta tra lei e il suo mondo, ammortizzatore, bozzolo, cuscino e anello di ferro ... Lardo uguale tristezza, isolamento, essere rifiutati, derisione, paura, vergogna". Il percorso della ragazza alla ricerca di un' occasione di svolta sarà faticoso, soprattutto perché Eva è stata abituata fin da piccina a considerare il cibo come consolazione e compensazione per i momenti di delusione e di tristezza, per le perdite e per le separazioni: da sempre le hanno assicurato che non c'è dolore che non si possa addolcire con qualcosa di buono, con un pezzetto di squisita cioccolata. A tutti i disagi Eva risponderà mangiando sempre di più, per lenire la sensazione dolorosa che avverte allo stomaco, come se potesse riempire un buco tremendo, gigantesco, che sente dentro di sé. Poi un giorno Eva comincerà a cercar d'essere quella che ha sempre desiderato. La solidarietà e la stima della classe, l'amicizia di giorno in giorno più intensa e forte con una compagna, le parole della madre e le sue timide ma pur presenti prese di posizione a difesa della figlia -più accorta e più libera di lei nelle proprie scelte -, non ultimo il ricordo delle donne sulle tele dei grandi maestri, floride, grosse, pesanti, l'aiuteranno a trovare dentro di sé la consapevolezza della propria forza e della propria volontà di cambiamento. Paola Lancellotti ANDREA DA BARBERINO, Guerrino detto il Meschino, a cura di Daniela Camboni e Maria Rossi, Nuove Edizioni Romane, Roma 1993, ili. di Cecco Mariniello, pp. 135, Lit 18.000. Raccontata dai cantastorie sulle piazze e recitata nell' opera dei pupi (al cui ricordo si è ispirato recentemente Gesualdo Bufalino per il suo Il Guerrin Meschino), la storia del giovane nobile caduto in schiavitù che va alla ricerca della paternità e della maturità fu messa in prosa da Andrea da Barberino, il cui romanzo, con l'altro, I Reali di Francia, entrò a far parte delle tradizioni popolari e delle (poche) letture del mondo contadino e degli emigranti e fu più volte ripubblicato in edizioni ridotte per i ragazzi fino a quella famosa di Diego Valeri per "La Scala d'Oro" della Utet. Anche su questa edizione, ma soprattutto su una stampa del Cinquecento hanno lavorato le curatrici per riproporre l'avventuroso viaggio di formazione, vestito da fiaba cavalleresca, di Guerrino detto il Meschino, in luoghi sconosciuti, tra popoli favolosi e meraviglie di ogni genere, grifoni, monocchi e centocchi, il Prete Gianni e la Sibilla, draghi e maghi, ecc. Daniela Camboni, traduttrice finissima, ha usato la consueta, nitida scrittura per quello che è un romanzo di invenzione più che un rifacimento; Maria Rossi ha ricostruito filologicamente ma creativamente il percorso dell' eroe tra le diverse varianti; Cecco Mariniello ha classicamente illustrato tavole e capilettera in bianco e nero. Fernando Rotondo PHrLIPPA PEARCE, Una più dd diavolo, Sa/ani, Firenze canti di follia familiare capace di trascinare in gorghi nazione! Ma che diavolo è successo, qui?". 1993, trad. dall'inglese di Angela Ragusa, ill. di Ivette profondi eppure apparentemente quieti. Non c'è, invece, il paracadute dell'ironia in nessuno dei Broadley, pp. 157, Lit 13.000. Un fantasma su un melo soffre di solitudine, una bamquindici racconti della Blackman, certamente più adatti MALORIE BLACKMAN, Racconti crudeli, Mondadori, bina incontra il dolore di un' altra bambina infelice e alla. collana "Superjunior Horror" che alla "Gaia Junior", Milano 1993, trad. dall'inglese di Cecilia Veronese, pp. "cattiva" per problemi familiarI; sulla pace e sull'ordine dato che la tematica femminile è nettamente in ombra ri 136,.Lit 12.000. geometrico del paesaggio agricolo aleggiano incubi e forze spetto a quella orrori/ica (con in più un tocco di fanta maligne in attesa di colpire, persino un cane fantasma descienza). Come disvela già la copertina di Adams, con Fino a che punto ragazze e ragazzi possono sopportare luso e infelice che insegue una palla senza mai poterI a af quei volti di bambine ge!tde assassine e prive di espressio l'angoscia "scritta"? Fino a che punto è giusto che la letferrare crea un'atmosfera di struggente malinconia. Si può ne, quasi fossero prede di ultracorpi invasori. Quel che teratura giovanile st' spinga su questa strada? parlare di compassione o addirittura di pietà? A tratti inqui fa più paura è il rapporto con il "perturbante", cioè Ripropongono queste domande due recenti libri molto siterviene l'ironia a sdrammatizzare e allentare la tensione, con il diverso, con ciò che sarebbe dovuto rimanere sepol mili. La Pearce ha scritto undici racconti che turbano più come nel racconto Principe di un altro regno, che sembra to e indicibile e invece è riemerso, anzitutto il rapporto per le atmosfere misten'ose e allusivamente inquietanti, dare corpo ai desideri più profondi e inconfessabili dei racon la morte, i cadaveri, i morti che ritornano, i reve quasi per il non detto, che per l'horror-splatter tutto sangazzi, con un professore che si impicca e con un preside nants più che i fantasmi, ma anche con l'alieno, con ciò gue ed effettacci che strizza in un pugno le viscere dell'imsadico e un supplente diabolico che sprofondano in "una che è altro e altrove rispetto al nostro mondo ordinario. E maginario. Si potrebbe addirittura parlare di storie "minicrepa enorme, ancora ribollente: come se due labbra si allora, tornando alla domanda iniziale: fino a che punto? maliste", non tanto per la ristrettezza dell'orizzonte disefossero spalancate nell'asfalto per mandare giù un boccoForse, cht' legge risponderebbe come M.me Du Deffand, gnato quanto per tI costante richiamo a segmenti minimi ne gustoso e poi si fossero rinchiuse con un ghigno terrifiamica di Voltaire e Walpole: "No, non credo ai fantasmI; della quotidianità, a tic e piccole nevrosi dell' esistenza docante". E l'ispettore mandato dal provveditorato per ma ne ho paura". E questo è il loro bello. mestica che, però, d'improvviso esplodono in lampi acce-un'inchiesta non può far altro che chiedersi: "Dan-Fernando Rotondo BRUNO FOURURE, M'HAMED HASSINE descritte con dovizia di particolari digiuni e penitenze e si innamora a W.J. CORBETT, Rifugio Helzapoppin, FAUTAR, Cartagine. La capitale fenicia grafici, cambiano le strutture e i mate prima vista della bella principessa di Emme Tn'este 1993, ill. di Tony Ross, del Mediterraneo, Jaca Book, Milano riali ma l'orientamento dei primi edifi cui nessuno conosce il nòme. Ed è per pp. 180, Lit 13.000. 1993, ed. orig. 1992, trad. dal francese ci e le scelte topologiche vengono uno stratagemma del mago Merlino di Grazia Lilli-Tasselli, Lit 35.000. mantenuti nel tempo. Alle tavole dise che il suo nome è rimasto segreto. Lo Due baracche e un terreno abbanM. W., Umm El Madayan. Una città gnate si alternano pagine di colloca conosce soltanto fra Girolamo che donato costituiscono lo spunto per araba del Nord Africa, Jaea Book, zione storica, ragguagli sui nuovi in l'ha tenuta a battesimo e Merlino inqualsiasi impresa, quando si è ragazziMilano 1993, trad. dal francese di terventi architettonici, introducendo tesse di sfide e pericoli la strada per ni. Ma anziché base operativa o acChiara Formis, iIL. di Francesco Corn~ così termini conosciuti ma non ap raggiungerlo nelle gelide montagne campamento indiano, i cinque persopp. 62, Lit 22.000. profonditi come suq, kasbah, ham dell' ovest dove vive in santo eremitagnaggi del romanzo decidono all'unisomam, e altri meno noti: ksar, tofet, n~ gio. Qliella strada bisogna percorrere no di farne un pensionato per animali Lo studio della storia attraverso bai, masJi'd. per divenire degno sposo della princida accudire in assenza dei proprietari. l'osservazione del mutare delle 'StrutEliana Bouchard pessa ed erede del regno di Il "Rifugio Helzapoppin" nasce così, ture architettoniche e urbanistiche of Ariamacina. Ivano, figlio di taverniere tra beghe familiari -la solita cieca infre l'occasione di approfondire la co e cavaliere autodidatta, si presenta a comprensione adulta! -episodi noscenza della nasc1ta e della crescita corte pronto a compiere imprese ardiscombiccherati, ospiti inattesi di altre civiltà. Il Nord Mrica, un tem mentose che tanti nobili di antico liTony la tarantola -e un pizzico di po cosÌ vicino e oggi di nuovo presenPETER HARTLING, Piccolo amore, gnaccio hanno scoraggiato. È dotato mistero che rischia di mandare tutto te nelle esperienze quotidiane dei raNuove Edizioni Romane, Roma 1993, di entusiasmo, astuzia, pazienza e all' aria in modo bonariamente pericogazzi, richiede un miglior approfondiil!. di Chiara Carrer, pp. 98, Lit 14.000. prio intimo sentire. Maestro, genitori -buon cuore e scioglie uno dopo l'altro loso. Sono le avventure di sempre, mento. Questi due libri, su versanti e fratelli seguono la storia senza introtutti i nodi che Merlino frappone tra quelle raccontate con un filo di britandiversi aiutano a vedere il progredire L'inserimento di Anna, una ragazzimissioni o pregiudizi, con bonario aflui e il nome segreto della principessa. nica ironia da Corbett: awenture che tecnico, culturale e sociale di due na polacca, in una scuola tedesca sufetto, con comprensione e senso di reRisolve indovinelli, sfida briganti, ucrecuperano gli spazi spensierati della città. Cartagine, per un pubblico più scita non pochi problemi. È scontrosa sponsabilità. Un libro dunque in cui cide il drago dalle sette immagini, sudisponibilità infantile a occuparsi di giovane, è limitato storicamente al pee non parla con nessuno, dicono le l'amore è trattato con garbo e senza bisce metamorfosi, salva un ragazzino progetti utopistici e azzardati, votàti riodo compreso fra 1'814 e il 146 a.c.; compagne, e gli interventi del maestro malizia, un libro che rispecchia e riselvaggio come un rovo e ascolta i comunque al predestinato lieto fiJ;le. con accorgimenti grafici e con pronon sortiscono effetto alcuno. Ma c'è spetta i sentimenti, da leggere per imconsigli del suo cavallo, in realtà un Non bastano infatti le manovre dei spettive tridimensionali consente di un compagno più attento e riflessivo, parare ad accettare se stessi al di là dei duca che ha subito un'orribile magia. due goffi malviventi che hanno occulvedere dentro gli edifici sacri e profaBruno, che scopre l'umanità nascosta comportamenti forzati che tanti moInfine, portato in volo da Merlino alla tato il famoso cavallo da corsa "Via ni, dentro le navi, nelle biblioteche. I di Anna. Nasce così tra i due ragazzi delli impongono. caverna, di fra Girolamo, riesce a cocol Vento" a scoraggiare i nostri eroi. testi sono in parte trascrizioni di scritti un'amicizia in bilico tra affetto e amoSofia Gallo noscere il nome della principessa e la Spalleggiati dai loro bizzarri ospiti di Erodoto, Plinio il Vecchio, re adolescenziale: lei è povera, rimvicenda si avvia allieto fine. La storia capre, montoni e un feroce maiale - Appiano e altri. Umm El Madayan è piange il suo paese e la sua casa, e sa di Ivano corre dunque lungo i binari si liberano degli intrusi e proseguono un volume interamente disegnato al che il suo destino di emigrata la pordella fiaba classica e il garbo e la ricimperterriti sulla strada intrapresa. E tratto con grandi tavole che descrivoterà in altri luoghi. Per questo vive chezza linguistica con cui è scritta rengià spunta all'orizzonte un nuovo no gli insediamenti umani a partire l'amicizia con immediatezza e seredono la lettura accattivante e piacevocliente, un cucciolo di alligatore ... Il dal neolitico fino all' alba del XXI senità, ma anche con il distacco dovuto ANNA LAVATELLI, Le sette prove, Vita le: un libro da divorare dall'inizio alla racconto intrattiene in modo piacevocolo, passando attraverso l'età del ferall'incertezza del suo futuro. Bruno e Pensiero, Milano 1993, il!. di Maria Hne nel suo scorrimento piano e conle e leggero, senza troppe pretese che ro, l'espansione fenicia, la città puniscopre i suoi sentimenti profondi, la Letizia Can'ello, pp. 152, Lit 16.000. sequenziale. non siano quelle di offrire un rifugio co-numida e romano-africana, fino al fisicità dell' amore fatta di attrattiva e Sofia Gallo distensivo e una parentesi di quieto consolidamento islamico che le attridi pudore e il dolore per l'allontanaIvano, figlio di messer Balduccio, disimpegno. Per intraprendenti rambuirà il nome conservato nei secoli mento di Anna e della sua famiglia, viproprietario della taverna più vicina al polli di campagna (ve ne sono ancosuccessivi. Nei millenni e nei secoli le ve un sogno che lo aiuterà a marurare castello di Pipino, re di Ariamacina, ra?). trasformazioni del territorio vengono una maggiore consapevolezza del pro-scappa dal convento perché stufo di Sergio Pent