Storia Società Dentro lo specchio 39 Osvaldo Raggio 40 Giangiulio Ambrosini Alberto Papuzzi 41 Claudio Gorlier Maria Carla Lamberti Fulvio Gianaria, Alberto Milone Robert Hughes Vita di Francesco Bai Splendori e miserie di Francesco Bai Giudici e telecamere La cultura del piagnisteo Documenti 43 Destra e sinistra di Norberto Bobbio Interventi di Massimo D'Alema e Sergio Romano Storia delle Religioni Filosofia Economia Antropologia 44 Alberto Ventura Franco Volpi 45 Marcella Rinaldi 46 Renato Giannetti Ugo Fabietti Ira M. Lapidus Salvatore Natoli Soren Kierkegaard Alfred Chandler Ernest Gellner Storia delle società islamiche La felicità Stadi sul cammino della vita Dimensione e diversificazione E aratro, la spada, il libro LlBER 50 Milliyet ottomano e nazione europea nei Balcani, di Arnold Hottinger Sopravvivenza minimale, di Isabelle Macor-Filarska 51 Biblioteca europea 52 Alla ricerca di uno Stato: l'imbroglio cecoslovacco, diBlanka Richova La fine dell'ippocampo, di Vaclav Jamek 53 L'occhio del xvii secolo, di Pierre Bourdieu 54 I russofoni d'Estonia, di David D. Laitin 55 LETTERE EditorialE questa, comprese diciamo tra i 3963 miliardi di Giuliano Vigini (in Catalogo degli editori italiani 1994) e i 4670 miliardi di Giovanni Peresson ("Giornale della Libreria" n. 4), secondo dati citati nelle stesse variegate pagine di Tirature '94. Seimila miliardi divisi per cinquantasei milioni di italiani vuol dire una spesa media prò capite per libri di L. 107.000 all'anno. Ora si pensi che le classifiche mondiali vedono in testa la Norvegia con L. 113.000 e seconda la Germania con L. 102.000, mentre la povera Italia non figura neppure nei primi dieci posti ("Tuttolibri" del 12 nov. 94). Improvvisamente eccoci balzare al secondo posto della hit parade, guardando dall'alto, in ordine discendente, tedeschi e austriaci, danesi e americani, spagnoli, svizzeri, giapponesi, finlandesi. Siamo colti. Siamo europei. Leggiamo più dei tedeschi e degli scandinavi. E fatta: siamo una grande potenza a tutti gli effetti, mica figli di un dio minore. Ma sarà vero? Non ci saranno dei malintesi? Tirature '94 non si compiace di dircelo. Tanti stimabili inquadramenti del mercato (i problemi della distribuzione, la logica dei successi, "Millelire" a milioni, i supereconomici all'assalto) non fanno luce sul busillis dei seimila miliardi. Svolazzano dati come bollicine, effervescenti ma inconsistenti: ci dicono perfino che le tirature della varia sono diminuite di quattordici unità! Ma non ci dicono se come consumatori di libri siamo in testa o in coda. Questione di understatement. [a.p.]