N. 6 Idei libri del mese Un groviglio di traffici di Daniele Rocca Peter Gomez e Marco Travaglio BRAVI RAGAZZI LA requisitoria boccassini, l'autodifesa di Previti & C. Tutte le carte dei processi Berlusconi - toghe sporche pp. 382, € 14, Editori Riuniti, Roma 2003 Chi ha imposto per anni alla nazione di sopportare "straripamenti di potere, strappi alle regole, forzature, azioni mirate a tutela di alcuni e a danno di altri", nonché "violazioni sistematiche dei princìpi del giusto processo"? Il pool di Milano, naturalmente. Il giudizio si deve a Cesare Previti, protagonista dell'ultimo lavoro di Gomez e Travaglio. Dedicato "a Enzo Biagi, Daniele Luttazzi, Michele Santoro", è un'ampia raccolta di documenti interpretati a latere, sulla stessa falsariga dell'Odore dei soldi (Editori Riuniti, 2001). L'opera, precisa e brillante come sempre accade per questi due autori, va purtroppo ritenuta indispensabile, perché di corruzione da almeno un quinquennio si parla ormai poco, malgrado i numero- si processi in corso e l'evidente crisi della democrazia italiana. Tanto che, rilevano amareggiati Gomez e Travaglio, per trasmettere determinate informazioni si è oggi ridotti "alla tradizione orale". Ad esempio, quanti sanno che appena un anno fa l'osservatore Onu Cumaraswamy manifestò in un documento ufficiale le più serie preoccupazioni sullo stato dei rapporti politica-giustizia in Italia? Che Previti, da ministro della Difesa, fu evasore per diciotto milioni di franchi svizzeri? Che l'accanimento "politico" dei giudici contro Berlusconi iniziò nel febbraio 1992, due anni prima della sua discesa in campo? Che in passato il "legittimo sospetto" consentì di affossare alcuni scottanti processi (Portella della Ginestra, piazza Fontana, golpe Borghese)? Quasi altrettanto spinosi appaiono peraltro, sotto certi aspetti, i processi Imi-Sir e Lodo Mondadori. L'accurata cronologia e gli interrogatori qui riportati illustrano infatti con dovizia di particolari quello che fu, almeno secondo l'accusa, un impressionante giro di transazioni, premi, gratifiche, bonifici e accordi fra gli uomini di Berlusconi e una lobby di magistrati romani, tra Liechtenstein e Svizzera, Roma e le Bahamas, il Circolo Canottieri e i casinò, i salotti e le aule del Parlamento, peraltro a quanto In primo piano pare molto frequentate da Previti in concomitanza delle sessioni giudiziarie. Insomma, un groviglio di traffici durato anni e materializzatosi in nomi fittizi, conti sospetti, intimidazioni: una villa in fiamme, una testa di coniglio mozzata come regalo di Natale, una sequela di diffamazioni massmediatiche. Lo sguardo d'insieme permette altresì di cogliere uno stile di governo quantomeno singolare da parte dei referenti politici di Cesare Previti. Sembra infatti, ma sono senz'altro malignità, che alcune leggi siano state varate in periodi ad hoc. la piena estate per la Cirami; i venti giorni successivi all'abbattimento delle Twin Towers per l'eliminazione delle scorte, il falso in bilancio, il rientro dei capitali e le rogatorie. A ciò si deve aggiungere la tendenza alla demonizzazione dell'avversario. Un'intera sezione del libro viene perciò dedicata al serrato e meticoloso smontaggio delle affermazioni avanzate via via dagli imputati per denunciare complotti e calunnie, teoremi noti a ogni cittadino italiano perché debitamente pubblicizzati - questi sì - da televisioni e giornali: la parte più godibile del libro, ma forse anche la più dolorosa. ■ giancarlo.rocca3@tin.it D. Rocca è insegnante e dottore in storia delle dottrine politiche all'Università di Torino Storia di una conquista barbara Franco Cordero LE STRANE REGOLE DEL SIGNOR B. pp. 264, € 13,50, Garzanti, Milano 2003 VE STRANE REGOLE DEL SIGNOR B. Fin dai suoi primordi, l'arrembante ascesa politica di Silvio Berlusconi suscitò i più vivi allarmi presso una buona metà dell'elettorato italiano, soprattutto per il suo macroscopico conflitto d'interessi e i continui attacchi rivolti alla magistratura. In questa raccolta di 45 articoli, pubblicati sulla "Repubblica" fra il dicembre 2001 e il gennaio 2003, Franco Cordero, fra i massimi esperti italiani di procedura penale, passa al setaccio le leggi più scottanti varate dal centrodestra nell'ultimo biennio, mettendone attentamente in luce le ragioni, o meglio i moventi, di fondo, e inserisce il berlusconismo in una prospettiva storica di lunga durata. Quella narrata, dice Cordero, è perciò "la storia della conquista barbara d'un paese o qualcosa d'analogo", ma "sarebbe wishful thinking dire che il peggio sia passato". In queste pagine la critica di quanto sta accadendo non risulta però mai fragile o scontata, ma poggia su molteplici piani argomentativi, forte di un continuo incrociarsi di giurisprudenza e storiografia. Collocandosi provocatoriamente agli antipodi dell'odierna decadenza culturale, per meglio illustrare usi e abusi della nuova classe di governo l'autore dispiega un caleidoscopio di nobili rimandi storici, filosofici, letterari, da Kafka a Marziano Capella, da Jung a Pascal, posti al servizio d'un implacabile rigore dialettico e d'un lessico ricco e fantasioso, in durissimi atti d'accusa contro la progressiva privatizzazione del terreno politico promossa dal leader della Casa delle libertà e dai suoi seguaci. Alcuni ex- cursus storici (come quello, davvero straordinario, su Celestino V), gli offrono il destro per i più feroci parallelismi con il presente dell'Italia, ormai simile a una nave dei folli che si fregia di "estro pubblicitario, lampi furbi, inebetimento da schermo, balenio dei coltelli sotto banco, estasi ipnotiche, fobia del pensiero, furore crociato" e via enumerando. In siffatto contesto, è memorabile la ricostruzione dei passaggi di Berlusconi dall'imprenditoria al piduismo, dal craxismo alla discesa in campo, fino alla sua caratterizzazione come premier paradossalmente "eversivo" fattosi guida di una "signoria tecno-cratico-populistica", in sostanziale continuità con i deragliamenti dell'ultimo Cossiga alla presidenza della Repubblica (gustoso è anche il ritratto del senatore a vita come "uomo d'ancien régime con punte negromantiche"). Lungi dall'avere tempra di statista, Berlusconi rassomiglia ora a un "piccolo Bonapar-te", ora a un "mercante barzellettiere" gettatosi a capofitto nell'agone elettorale, dopo la caduta in disgrazia del vecchio Psi, al solo fine di favorire la stesura di leggi convenienti per il proprio clan, e di far passare come politici i processi che prima o poi lo avrebbero coinvolto. Il centrosinistra, peraltro, nota Cordero, non ha né la determinazione, né le idee per battersi contro un avversario che, grazie alle tv, ha plasmato negli anni un'opinione pubblica compiacente e tiene oggi in pugno buona parte dell'informazione. È così che il nuovo regime affonda sempre più le proprie radici nel Belpae-se. "Sotto insegna berlusconiana", si legge in un passo del luglio 2002, "l'Italia (...) sta volando nel New Brave World: al diavolo gli antichi modelli; né Roma, né Costantinopoli; dovendo in dicare un toponimo, direi Tortuga, capitale della fiorente pirateria caraibica". (D.R.) L T^O S^y Scuola Internazionale di Alti Studi r Scienze della Cultura Anno Accademico 2003-2004 Bando di concorso a cinque borse di perfezionamento triennale in scicnzc della cultura Sono ammessi al concorso, per titoli ed esami, i cittadini europei in possesso del diploma di laurea, o titolo di studio straniero equipollente, in Filosofia, Scienze umane e sociali e Scienze delle religioni e che non abbiano compiuto i trentuno anni di età. La domanda di ammissione al concorso deve pervenire alla Scuola entro il 31 luglio 2003. 11 corso di studi ha la durata di tre anni. L'attività didattica è concentrata in due semestri (gennaio-giugno 2004 e 2005) ciascuno dei quali prevede la partecipazione obbligatoria a 250 ore di seminari di alta formazione interdisciplinare tenuti in lingua italiana, francese e inglese. 11 terzo anno è dedicato alla stesura di una dissertazione scritta di carattere scientifico e originale. 1 vincitori del concorso usufruiscono della completa gratuità del corso; dell'alloggio e vitto gratuito nel Collegio della Fondazione; dell'accesso privilegiato al patrimonio e ai servizi della Biblioteca; di un contributo didattico di Euro 2600 annui per gli allievi italiani e di Euro 3100 annui per gli stranieri, oltre a un contributo per un soggiorno di ricerca all'estero. La Scuola conferisce il Diploma di Studi Superiori in Scienze della Cultura secondo quattro cunicoli: Antropologia, Filosofia, Religione, Sociologia. Tale diploma è equipollente, ad istanza di parte, al titolo di Dottore di ricerca rilasciato dalle Università italiane. Bando di concorso a cinque posti gratuiti di specializzazione annuale in scienze della cultura Sono ammessi al concorso, per soli titoli, i cittadini europei in possesso del diploma di laurea, o titolo di studio straniero equipollente, in Filosofia, Scienze umane e sociali e Scienze delle religioni e che non abbiano compiuto i trentuno anni di età. La domanda di ammissione al concorso deve pervenire alla Scuola entro il 31 luglio 2003. L'attività didattica è concentrata nel semestre gennaio-giugno 2004 e prevede la partecipazione obbligatoria a 250 ore di seminari di alta formazione interdisciplinare tenuti in lingua italiana, francese e inglese. La prova finale verte sui temi affrontati nei seminari. 1 vincitori del concorso usufruiscono della completa gratuità del corso; dell'alloggio e vitto gratuito nel Collegio della Fondazione; dell'accesso privilegiato al patrimonio e ai servizi della Biblioteca; di un biglietto di andata e ritorno dal luogo di residenza a Modena. La Scuola conferisce un Attestato di specializzazione in Scienze della Cultura. COMITATO SCIENTIFICO Remo Bodei Università di Pisa (1) Giovanni Filoramo Università di Torino (1) Bruno Forte Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, Napoli (1) Tullio Gregory Università di Roma "La Sapienza" (1) Francisco Jarauta Universidad de Murria (E) Maurice Olender Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales, Paris (F) Lea Ritter Santini Universitat Miinster CD) Wolfgang Schluchter Universitat Heidelberg (D) 11 Comitato Scientifico è responsabile della selezione dei candidati e delle linee di indirizzo della Scuola. INFORMAZIONI Scuola Intemazionale di Alti Studi Scienze della Cultura, Fondazione Collegio San Carlo, Aria San Carlo 5 41100 Modena, telefono 059 421208, fax 059 421260, sas@fondazionesancarlo.it - www.fondazionesancario.it Fondazione Collegio San Carlo di Modena