Letterature Racconti provinciali Mai, neanche per denaro ^ j di Silvia Pareschi Kate Chopin UN PAIO DI CALZE DI SETA a cura di Anna Maria Farabbi, pp. 209, € 9, Sellerio, Palermo 2004 Questa raccolta di tredici racconti inediti contribuisce a mettere in luce diversi aspetti di Kate Chopin, scrittrice americana ricordata per molto tempo solo come rappresentante dei Southern Locai Colorists della fine dell'Ottocento e riscoperta da pochi decenni come l'autrice di quello che è ormai considerato un classico della letteratura americana, il romanzo The Awake-ning (Il risveglio, Einaudi, 1977; Marsilio, 1993). Nata nel 1850 a St. Louis, Missouri, e rimasta presto orfana di padre, Catherine O'-Flaherty crebbe circondata da forti figure di riferimento femminili, lontane dal modello di donna sottomessa all'uomo in tutte le sfere sociali - prima fra tutte il matrimonio - universalmente diffuso a quell'epoca. Nel 1870 sposò il commerciante di cotone Oscar Chopin, dal quale ebbe sei figli, e si trasferì con lui a New Orleans. Nel corso del decennio successivo, due gravi lutti in rapida successione, la morte del marito e quella della madre, contribuirono a creare nella futura scrittrice quel senso di un'identità in continuo mutamento che Chopin trasmetterà poi a molti dei suoi personaggi femminili, donne in cerca del proprio ruolo e della propria individualità all'interfio di una società fortemente patriarcale. E forse fu proprio la ricerca di un'identità autonoma che la spinse, all'età di trentanove anni, a scrivere il suo primo racconto, Wiser Than a God, pubblicato nella raccolta Sellerio con il titolo Più sapiente di Dio. La protagonista del racconto, una pianista che sceglie di sacrificare la propria vita sentimentale per intraprendere la carriera di musicista, incarna due tematiche costanti nell'opera di Chopin: l'oppressione della donna all'interno del legame coniugale e l'amore per la musica, evidente in una scrittura dove, come scrive Anna Maria Farabbi nell'introduzione, "agiscono la circolarità, il refrain, la sospensione, l'adagio, il largo, la ripresa in sottofondo del tema musicale". Anche se nella vita reale la scrittrice non sempre sfidò le convenzioni con la stessa forza delle sue eroine, il fatto che amasse fumare, andare a cavallo e fare lunghe passeggiate solitarie bastava a renderla un personaggio anticonformista, come la protagonista del racconto Una sigaretta egiziana, che si apparta a fumare in un salottino per "fuggire per un po' dall'incessante chiacchiericcio delle donne". Nel 1890 Chopin pubblicò il suo primo romanzo, At Fault (.Difetto d'amore, Luciana Tufa-ni, 1998), seguito nel 1894 da una raccolta di racconti, Bayou Folk, nei quali, pur con un sottofondo di toni ancora sentimentali, appaiono già protagoniste forti e tematiche come il razzismo e i rapporti uomo-donna. Il tutto inserito in una cornice di "colore locale" che rimarrà anch'essa una costante ■ mmedrtnce Claudiana Via Principe Tommaso 1,10125 Torino; www.claudiana.it F.URcn f Jvewerroaim Lìi guerra è la malattia non la soluzione m Eugen Drewermann La suerra è la malattia, non la soluzione p. 224 - euro 17,50 - cod. 500 «Non usciremo dalla spirale della paura, della violenza e della vendetta finché intenderemo la pace come vittoria sui nemici e la sicurezza come capacità bellica di sopraffare». Giovanni Calvino Dispute con Roma a cura di Gino Contea Pawel Gajewski pp. 544 - euro 68,00 - cod. 45 Testi contenuti: Articoli della Sorbona con antidoto (1544) Atti del Concilio di Trento con antidoto (1547) Il vero modo della pacificazione cristiana e della riforma della Chiesa (1549) Il volume inaugura la collana di opere scelte di Giovanni Calvino FIRENZE: Borgo Ognissanti 14/R; tel. 055.282896 MILANO: Via F. Sfora, 12//\ tel. 02.76021518 ROMA: Piazza Cavour, 32; tel. 06.3225493 TORINO: Via Principe Tommaso 1; tel. 011.6692458 TORRE PELLICE: P.za Libertà, 7; tel. 0121.91422. nell'opera di Chopin: il sud della Louisiana acadiano e creolo, con i suoi schiavi liberati, la lingua ricca di inflessioni dialettali e i paesaggi paludosi del bayou, temi esemplificati dai racconti Una notte in Aca-dia e In Sabine. In Bayou Folk, così come nella raccolta successiva, A Night in Acadie (1897), risulta evidente l'influenza di Maupas-sant, scrittore molto amato da Chopin, che da lui riprende non solo la struttura dei racconti, ma anche il realismo psicologico, l'enfasi sul carattere dei personaggi piuttosto che sulla trama, la ricerca di economia e unità. Ma l'autrice mette tutto questo al servizio del suo interesse principale: la condizione femminile. Nel racconto che dà il titolo alla raccolta, la signora Sommers decide, con un minuscolo ma significativo atto di ribellione privata, di non spendere il proprio denaro per i figli, bensì per concedersi, una volta tanto, qualche piccolo lusso. In L'imprevisto, Dorothea rifiuta la sicurezza che potrebbe derivarle dal matrimonio con un uomo che non ama più, e il racconto si conclude con una fiera dichiarazione di indipendenza: "'Mai' sussurrò. 'Neanche per tutti i suoi milioni! Mai, mai! Neanche se avesse miliardi!'". E in Le sue lettere, la donna che morendo affida al marito il compito di distruggere un fascio di lettere senza leggerle -insinuando così in lui il sospetto che lo condurrà alla follia, e cioè che si tratti delle lettere di un'amante - riesce ad affermare se stessa soltanto dopo la morte, e il suo gesto assume i connotati di una sfida a una società in cui gli uomini scelgono di non vedere la vera natura emotiva e sessuale delle loro mogli. La donna, non più figura angelica, diventa una minaccia per "l'istinto maschile del possesso". Il matrimonio porta con sé la soppressione dell'individualità femminile, e la donna, privata di una vita erotica autonoma, è costretta a vivere due vite, una esteriore socialmente accettabile e una interiore simboleggiata dall'attaccamento morboso alle lettere dell'amante. La protagonista che in punto di morte, con un ultimo gesto di autoaffermazione, decide di non distruggere le lettere,* assume finalmente il controllo, se non di se stessa, perlomeno della propria identità. Tutti questi temi ritornano nel romanzo The Awakening, pubblicato nel 1899, punto di riferimento obbligato per le scrittrici americane che diedero inizio alla transizione dai temi amorosi e domestici all'esplorazione dei bisogni sentimentali e sessuali delle donne. La protagonista del romanzo, Edna Pontellier, emerge lentamente dallo stato semiincosciente di moglie e madre per risvegliarsi alla femminilità. Ma la società americana dell'epoca non era pronta per accettare un romanzo che indagava sull'emotività e la sessualità delle donne e sulla loro repressione (Edna, quando si accorge che non le verrà mai permesso di essere se stessa, si suicida), e che soprattutto lo faceva con uno sguardo lucido e obiettivo alieno da qualunque giudizio. Alla pubblicazione d^J romanzo seguì un fuoco di fila di critiche e attacchi personali che spinsero Chopin ad abbandonare la carriera letteraria, mentre la sua opera cadeva in un oblio da cui sarebbe riemersa solo molto più tardi. Kate Chopin morì poco dopo, nel 1904, e mentre le sue orme venivano seguite da scrittrici del Sud come Zora Nea-le Hurston, Katherine Anne Porter, Eudora Welty, giù giù fino a Flannery O'Connor e Alice Walker, bisognò attendere la seconda metà del secolo perché l'importanza della sua opera venisse riconosciuta appieno. ■ . silviapare@libero.it S. Pareschi è traduttrice Settecento americano di Camilla Valletti Joyce Carol Oates UN GIORNO TI PORTERÒ LAGGIÙ ed. orig. 2002, trad. dall'inglese di Annamaria Biavasco e Valentina Guani, pp. 332, € 17,50, Mondadori, Milano 2004 Gme una fluviale confessione, impietoso uanto un coeur mis a nu, eccessivo al punto da sembrare la parodia di un'autobiografia, il nuovo romanzo di Joyce Carol Oates fonde molti dei motivi a lei più cari. Formazione, amore, rapporto con la cultura, questioni di genere, di razza; e la violenza dell'eros, la sua urgenza combinata alle conseguenze dell'abbandono, agitano il cuore e l'intelligenza della giovane protagonista. Nata in una selvatica provincia a-mericana, Anellia, falso nome "trovato nella spazzatura" che male si adatta alla sua ruvidezza, tenta di riscattare le sue origini, frequentando l'Università femminile di Syracuse. La storia si ambienta negli anni cinquanta: il tempo ambiguo in cui il costume americano è ancora fortemente ancorato al classismo di matrice anglosassone, ma vede nascere i primi movimenti per i diritti umani, le prime istanze egualitarie. Anellia è minuta, opaca, non sa vestirsi e inoltre possiede quel tipo di intelligenza che non piace, perché troppo nuda, troppo in cerca della verità. All'interno del college, dove vigono regole ferree imposte dall'inglese Mrs Thyler (una sorta di stridente alter ego della protagonista, patetica nel suo tentativo di srazzare), comanda la confraternita delle Kappa Gamma Pi. Nono- stante un'iniziale cooptazione, Anellia in breve diventa impopolare al punto da essere costretta ad andarsene; dentro di lei infatti si nasconde uno spirito di ribellione che solo in chiusura di romanzo trova una via d'uscita. Iscritta in una nuova università, incontra lo studente fuori corso Vernon Matheius: una folgorazione. Vernon è nero e ha trent'anni, studia senza requie i filosofi classici, la sua realtà è tutta interna, al di fuori, ai suoi occhi, il nulla. Il loro rapporto, pur intenso e pieno, finisce tragicamente. Vernon umilia, poi abbandona Anellia perché non può sopportare il colore della sua pelle e il suo istintivo porsi come perdente. Di nuovo sola, abbandonati gli studi, la protagonista troverà finalmente una sua misura ricomponendo le spoglie del padre ritrovato dopo anni di assenza. Il luogo evocato nel titolo altro non è che la tomba dei genitori. Tra mille disavventure, colpi di sfortuna, accuse, Anellia, eroina dell'intelletto come potrebbe uscire da un testo settecentesco, alla fine la spunta. La spunta Joyce Carol Oates, che dietro a lei sta in sordina. Suo riflesso, suo calco narrativo, suo risvolto emotivo. "Un fenomeno da baraccone in mezzo alla normalità femminile, prepotente, luminosa": una donna non bella, poco brillante e fuori luogo, forte però di un'intelligenza che non lascia scampo neanche a se stessa. La sua storia avvince proprio per la sua paradossale verosimiglianza e per come è scritta, tra fedeltà alla trama e aperture di vera poesia. E per la sottile sapienza nel porsi al limite dell'autobiografia con gli strumenti propri del grande romanzo.