N. 12 19 Editoria Lo scaffale basso Intervista a Maurizio Cecchetti di Mariolina Bertini Qual è il progetto culturale da cui è nata la casa editri- ce Medusa? Può illustrarcene la fisionomia e tentare un identikit del vostro lettore-tipo? Se per progetto culturale inten- diamo la passione del fare libri, allora questa passione è una delle spinte fondamentali del nostro lavoro. Certo, non fine a se stessa, piuttosto un fare libri che riguar- da molto da vicino il nostro esse- re persone, coinvolte nella di- scussione sul presente che, pleo- nastico dirlo, non può mai consi- derarsi conclusa, presentando esiti sempre aperti a nuove sco- perte e interessi. La scommessa su cui puntiamo le nostre poste più alte, da quando siamo nati, dieci anni fa, è proprio sulla qua- lità di questa apertura, sulla capa- cità di garantire voci e figure cul- turali che non restringano l'oriz- zonte, magari dall'alto di una ri- sonanza costruita solo sui dati di vendita di un titolo. I nostri libri sembrano interessare lettori forti in grado di scartare dalle idées regues dai luoghi comuni per af- frontare paesaggi culturali diver- si, anche complessi; per non dire distanti dalle proprie certezze. Tra le proposte più interessan- ti del vostro catalogo si trovano romanzieri francesi, come Pierre Guyotat e Jean Cayrol, di alto profilo ma ignorati sinora dalla nostra editoria. C'è un rapporto privilegiato della vostra casa edi- trice con la cultura francese? La Francia che ci piace pub- blicare è quella che inquieta l'Europa, che guarda, per esem- pio, la Germania allontanando- sene, quando è il caso; sempre dialogando nel profondo di quel comune interesse per la condi- zione umana che fa di queste due grandi culture poli dialettici in costante e mai risolta tensio- ne. Il romanzo Enigma in Vatica- no di Frédérick Tristan, ricco di simbologie ed erudizione, può convivere con il tono esistenzia- le e autobiografico di Coma, dia- rio della guarigione di uno scrit- tore "perseguitato" come Pierre Guyotat; lo sguardo sull'Otto- Novecento francese, attraverso le opere di Flaubert e Zola, Mal- larmé e Huysmans, Gourmont e Proust insegue l'eleganza, i sa- pori di una lingua che guarda a noi anche quando sembra igno- rarci. E quando abbiamo pub- blicato i trascorsi di "fascista cri- tico" di Maurice Blanchot, ine- diti nella stessa Francia, lo ab- biamo fatto nella consapevolez- za di avere di fronte un grande autore, un grandissimo critico testimone e artefice di quella po- larità culturale. Qual è lo spazio dei classici nel suo catalogo? Può accennar- ci a qualche progetto di Medusa in questo campo? Il classico per noi è il "moder- no", non monumentale. È il li- bro che cerca e raggiunge una sorta di permanenza nella preca- rietà attuale dei punti di riferi- mento. Non è un caso che uno dei primi libri di Medusa sia sta- to la riflessione sul classico di un maestro, troppo poco frequenta- to, purtroppo, come Rosario As- sunto. Francois-René de Cha- teaubriand, ad esempio, sulla Ri- voluzione francese, lo conside- riamo un classico; ma lo è anche l'ultimo Blumenberg, che cerca di "uscire dalla caverna" argo- mentando per più di ottocento pagine. A rimanerci, nella caver- na, lo diciamo senza polemica, è però la nostra pubblicistica filo- sofica, che nella gran parte dei casi neppure si è accorta di que- sto libro. 25 anni, un appello 44 L'Indice" ha venticinque anni, una gran bella età in cui tutto o quasi è ancora possibile. Per questo abbiamo deciso di festeg- giare il compleanno proponendo a lettori e so- stenitori di diventare soci della nostra coopera- tiva, ove non lo fossero già, e a coloro che lo so- no di contribuire al rifinanziamento e, quindi, al rilancio della nostra impresa. Il migliore dei modi per festeggiare il raggiungimento di un ormai ragguardevole traguardo. Esattamente come i venticinquenni di oggi, la rivista conduce un'esistenza emozionante anche per le condizioni di precarietà econo- mica in cui versa. Gli abbonamenti crescono lentamente ma inesorabilmente, soprattutto tra le scuole (anche grazie al sostegno prezio- so di alcune Fondazioni) e le biblioteche ita- liane ed estere, l'impegno della redazione e dei nostri preziosi collaboratori non viene meno. Ci siamo tutti reciprocamente grati, ne sono certo, come si conviene a un'impresa comune. Non sono questi tempi che consen- tano di mollare, pur nelle traversie economi- che generali che si riflettono sui più piccoli, quali noi siamo. Abbiamo spiegato in edito- riali precedenti la scelta di un rinnovato im- pegno culturale, oggi più che mai di alto si- gnificato politico che non occorre ribadire ai nostri lettori. Anche la nascita dell'"Indice della Scuola", con tutto l'entusiasmo che ha suscitato grazie al lavoro della sua redazione milanese, esprime la nostra convinzione che la libera ricerca della verità, cultura ed istru- zione costituiscano il cuore dei problemi di democrazia e di giustizia sociale, oggi parti- colarmente acuti. Tuttavia, obblighi di legge, ma anche l'am- bizione di consolidare l'impresa con un mini- mo di attività promozionale, ci impongono di ricorrere all'unica risorsa compatibile con la nostra indipendenza: i nostri lettori. Tutti i lettori, anche coloro che ci leggono soltanto in biblioteca perché non possono permetter- si di comprare la rivista, se non sporadica- mente, in edicola. Per non rinunciare agli stu- denti e alle persone prive di introiti stabili co- me soci, abbiamo deciso di mantenere la quo- ta associativa minima al livello precedente di 25 euro. Chi avesse invece la possibilità di contribuire in maniera più significativa (con 1.000 euro o più) diventando di fatto azioni- sta della nostra impresa culturale, speriamo che prenda in seria considerazione questa scommessa. Gian Giacomo Migone Presidente de "L'Indice scarl." Se vuoi diventare nuovo socio o rifinanziare la no- stra cooperativa, il meccanismo è molto semplice. La quota minima è di 25 euro. Le modalità di pagamento sono: il semplice invio di un assegno non trasferibile, intestato a "L'Indice scarl", in via Madama Cristina 16, 10125 Torino; la carta di credito comunicando i dati necessari (nume- ro, data di scadenza della medesima e nome e recapi- to telefonico del titolare) via mail (abbonamenti@lin- dice.net) o telefonicamente allo 011-6693934; il boni- fico bancario a favore de L'Indice scarl presso Unicre- dit Banca (IT 13 P 02008 01048 000002158762); il versamento su c/c postale n. 37827102 intestato a "L'Indice dei Libri del Mese". Il recupero di un classico del- la fiaba come II Re del Fiume d'Oro, di John Ruskin, resterà isolato, oppure fa parte di un vostro progetto editoriale indi- rizzato ai ragazzi? Non sappiamo se le dimensio- ni della nostra impresa possano reggere anche un interesse così impegnativo come la letteratura per ragazzi. Certo che il recupe- ro di quel Ruskin, un testo non solo famoso, ma molto impor- tante della sua produzione, si- gnifica per noi la riproposizione di un percorso abbandonato da altre case editrici. L'idea che si possa proporre l'immaginario con la stessa forza morale che spesso viene attribuita a un reali- smo di maniera, tutto piegato sulle questioni dell'oggi sociolo- gico, potrebbe essere lo spunto per un lavoro futuro sulla lette- ratura per ragazzi. Per ora si tratta di assaggi, il cui fine è apri- re finestre su un ambito lettera- rio che ha bisogno di nuovi im- pulsi etici, di cui dà prova, ad esempio, il volume Scaffale bas- so, che raccoglie i consigli di let- tura di un grande scrittore italia- no scomparso un anno fa, Sergio Ferrerò; o, per altro verso, la tra- duzione di un vecchio romanzo come La crociata dei gatti di Wilhelm Speyer, amico di Benja- min, che nel 1928 prefigura con questa "favola" ciò che sarà la questione ebraica nella Germa- nia nazista. Appunti di Federico Novaro La Eelle edizioni (Gruppo Mondadori), che raccoglie il marchio omonimo, Einaudi "Ragaz- zi" e Emme Edizioni, ha negli ultimi anni ri- pubblicato molti titoli di Gianni Rodari (più di venti nel 2009, ora anche alimentati dall'acqui- sizione del fondo rodariano da Editori Riuniti), fornendoli di nuove illustrazioni, nuove vesti, per un'operazione di svecchiamento. Recen- temente, in parallelo forse involontario con — le edizioni Corraini, che nell'ambito della riedi- zione dei lavori di Bruno Munari ha ripubblicato per esempio la serie dei Cappuccetto (Giallo, Verde, Bianco) nelle vesti gloriose della collana einaudiana "Tanti Bam- bini", torna al passato, ovvero all'apice dell'editoria per bambini, dell'innovazione grafica, e dell'invenzione edi- toriale degli anni sessanta e settanta, pubblicando, in co- pie simili all'originale, molti lavori di Rodari con le illu- strazioni originali, di Munari ma non solo. Per Natale, sotto il marchio Einaudi "Ragazzi", riordina i titoli di Rodari in una collana a lui dedicata: "La biblioteca di Gianni Rodari" che apre con I Libri della fantasia, volu- me in brossura (pp. 864, € 24) che raccoglie sei titoli, fra i quali il celeberrimo II pianeta degli alberi di Natale, il- lustrati da Munari appunto. Ha qualcosa di sinistro la nuova iniziativa editoriale di Giunti (secondo editore per ragazzi dopo Mondadori, con una quota di mercato del 17,5 per cento, e quarto gruppo editoriale italiano, 5,8 per cento sul totale) rivol- ta al pubblico degli aduli youngs: "Y" è "un nuovo con- tenitore editoriale"; Meticcione33 sul forum "Pensieri Tatuati", lascia il 9 ottobre scorso que- / sto messaggio: "Lavoro per la casa editrice Giun- ti (...) siamo alla ricerca di ragazze o ragazzi in- teressati alla lettura e che scrivano parecchio in re- te per farli collaborare con noi. Tutto quello che devono fare è diffondere la notizia dell'uscita del li- bro, creare aspettativa e curiosità intorno ad es- so, e come compenso, se avranno fatto un buon lavoro, riceveranno il libro stesso a casa, gratis ed in anteprima, ossia prima della sua uscita in libreria". Marketing virtuale, tutto, come si ribadisce nel forum annidato nel sito di "Y", alla luce del sole, eppure la gra- fica rigida, la potenza di fuoco, la pluralità dei fronti (li- bri, dvd, gadget, e "tatoo"), l'insistita retorica delle emozioni forti, dell'audacia dei sentimenti, i colori cupi, il pacchianissimo serpente come logo, contribuiscono a evidenziarne la natura di macchina da guerra alla con- quista del target, sarà interessante vedere in quale misu- ra efficace. Prima uscita: Speak. Le parole non dette di Laurie Halse Anderson (ed. orig. 1999), allegato all'o- monimo film di Jessica Sharzer (Stati Uniti, 2004; la pro- tagonista del film è Kristen Stewart, anche protagonista di Twilight). Sempre in casa Giunti (per il 50 per cento, in partner- ship con il direttore Andrea Berrini) esordisce "Metro- poli d'Asia". L'esplorazione delle letterature delle altre nazioni è un filone ampio, lungo il quale si può leggere un interessante autoritratto del paese nei suoi rapporti con il mondo. Ora sempre più (e l'esperienza di Eleuthera è un punto di riferimento stabile) molte case editrici non generaliste trovano proprio nei confini dati da una terra d'elezione la loro ragion d'essere, sia questa piccolissima e vicina (vedi Liaison, radicata sulle pendi- ci del Monte Bianco), europea (vedi l'egregio lavoro di Zandonai, dedicata all'Europa balcanica e mitteleuro- pea, o alla Spagna di Gran via), o con un occhio attento alle voci migranti, e alle letterature "d'oltremare", cate- goria sulla quale "L'Indice" ha aperto una riflessione (cfr. L'Indice, 2009, n. 10). "Metropoli d'Asia" si pro- pone di "scoprire, tradurre e proporre a un vasto pub- blico narratori contemporanei asiatici che propongono temi e scritture innovativi", individuando nell'Asia, e nelle sue metropoli, il nuovo mondo da conoscere, lad- dove i cambiamenti in atto, di equilibri economici, di peso politico e culturale, ne mutano natura e percezio- ne. Il programma, di per sé innovativo per l'ambito, am- plia la funzione della casa editrice "esplorando possibili forme di cooperazione in loco, (...) con gli scrittori, le agenzie, le riviste e i circuiti letterari (...) costruendo delle partnership nei paesi asiatici, che ci consentano di fare nostro il punto di vista di chi ci vive". I libri si pre- sentano con una grafica pulita e non innovativa, grande immagine quadrata a occupare i due terzi in alto della copertina, cui è sovrapposta, rossa bordata in giallo e dai contorni stondati, una sorta di etichetta con titolo e autore. Primi titoli: Come un diamante nel cielo di Sha- zia Omar e Ravan & Eddie di Kiran Nagarkar. 8t